Expo: la vetrina d’Italia non va sporcata(14846)
mercoledì, gennaio 7th, 2015 (14846)cod. 2802090648
Chiara Brozzi e Benedetta Tedeschi, della redazione de La Siringa, II F Liceo Scientifico “G.Alessi” di Perugia, hanno intervistato il “collega” giornalista Piero Colaprico, di La Repubblica, riguardo alcuni temi che hanno accompagnato i lavori dell’esposizione universale made in Italy.
Centinaia di studenti affluiscono al Centro Congressi Capitini: qualcuno porta chitarre, batteria e tastiera, qualcuno stringe in mano la chiavetta dove ha montato la sua inchiesta video, qualcuno è in costume teatrale e altri sventolano le bandiere della coscienza civile e della speranza: Sabato 21 febbraio è una festa, è il convegno regionale di Libera dedicato al tema “Pianeta bene comune” .
Si parla di ambiente, di cibo, delle terre confiscate alla mafia che rinascono grazie al lavoro di tanti volontari. E si parla di Mafia ed Expo. L’Expo è l’Esposizione Universale che l’Italia ospiterà dal primo maggio al 31 ottobre 2015 e sarà il più grande evento mai realizzato sull’alimentazione e la nutrizione. E, come d’altronde ogni grande evento, anche l’Expo ha attirato su di sé gli sguardi degli affaristi torbidi e criminali.
Per vederci chiaro abbiamo avuto modo di intervistare l’ospite della giornata, Piero Colaprico, sì proprio il giornalista di La Repubblica che ha coniato il termine Tangentopoli, lo stesso che ha condotto l’inchiesta sulla corruzione intorno all’Expo.
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