L’Europa che vorrei, ambasciatori dei giovani(14894)

martedì, gennaio 20th, 2015 (14894)

Un gruppo di alunni del liceo scientifico Amedeo Avogadro di Roma, coordinato dalla docente Caterina Del Colle, propone a gNe9 il sito del progetto Ambasciatori dei Giovani: ambasciatorideigiovani.altervista.org

Crediamo di essere Oltre perché:
Oltre i luoghi comuni cerchiamo delle risposte nello studio, nel confronto, nell’ispirazione dei luoghi, nell’impegno di chi ci precede.
Oltre i consumi cerchiamo stili di vita nuovi, nel rispetto dei beni comuni e dell’ambiente
Oltre l’apparenza cerchiamo di essere-diventare ambasciatori dei giovani
Oltre il presente cerchiamo un futuro diverso per la nostra generazione
Oltre le mode cerchiamo la sostanza di un cambiamento facendo sentire la nostra voce nelle sedi istituzionali.

 

Manifesto degli ambasciatori dei giovani

Io sottoscritto, in qualità di ambasciatore dei giovani mi impegno a:

1. Essere consapevole della mia cittadinanza europea.

2. Svolgere il mio ruolo con passione e senso civico, trasmettendo fiducia, serietà e autorevolezza.

3. Credere negli ideali di pace e di unità su cui si basa l’Unione Europea.

4. Mirare ad un futuro basato sul confronto e sull’incontro.

5. Non cedere agli istinti nazionalistici per non rivivere gli orrori del passato e non vanificare gli sforzi compiuti prima di noi.

6. Perseguire il bene comune credendo nella possibilità di un cambiamento.

7. Ascoltare e portare avanti le idee di coloro che rappresento.

8. Combattere il cinismo che avvolge la società avendo speranza e dando speranza.

9. Farmi ascoltare dalle forze politiche e fornire un supporto alle istituzioni in vista dell’innovazione e del progresso.

10. Promuovere e diffondere, tramite la sensibilizzazione, lo spirito federalista europeo.

11. Essere il vento nuovo di cui l’Europa ha bisogno.

Il progetto prevede lo studio e la ricerca di soluzioni sul tema delle energie rinnovabili e dei cambiamenti climatici. Gli studenti stanno approfondendo i temi con l’aiuto di esperti del Kyoto Club, dell’ENEA e di Enel Green Power.

cod.conc. 803164902


La redazione de L’urlo grida “NO”(14882)

martedì, gennaio 20th, 2015 (14882)

La redazione de “L’urlo”, composta dagli alunni della Scuola Media Pascoli Nivola, di Assemini (CA), coordinati da Roberta Mascia, con l’ultimo numero del giornale online, guardano #oltre e gridano i loro “NO”.

cod, conc. 0703232315

 

http://urlopascoli.blogspot.it/


Trasformare i rifiuti in un’opera d’arte per salvare la terra(14805)

giovedì, gennaio 8th, 2015 (14805)

I ragazzi della 1° media della scuola internazionale “La casa della ghianda”
propongono un doppio lavoro in parte in lingua inglese con la loro docente di riferimento Lara Lioce

Testo Servizio Giornalistico Year 7
Trasformare i rifiuti in opera d’arte. Questo è lo spunto di un’interessante iniziativa che nel mese di febbraio ha coinvolto i ragazzi della prima media della scuola internazionale La Casa della Ghianda. Abbiamo trasformato l’immondizia in arte, raccogliendo del materiale dalle rive del Lago di Bracciano e abbiamo così creato una scultura a forma di cigno ancorandola nel bacino; inoltre, abbiamo cantato la natura, componendo in rima e creando una melodia per un brano musicale sul tema dell’ecologia; il nostro obiettivo è lanciare un messaggio universale di amore per la Terra. (altro…)


Je suis haute comme trois pommes, mais je suis hors du commun(14602)

domenica, gennaio 4th, 2015 (14602)

Sono alta come un soldo di cacio ma sono OLTRE misura
Je suis haute comme trois pommes, mais je suis hors du commun

Chloe 3 anni e mezzo, nata a roma, vive in francia da qualche mese.
E’alta come un soldo di cacio, come si dice a roma, ma oltre le apparenze ci sa proprio fare con gli ingredienti in cucina. Eccola in un album per gne9

Chloe 3 ans et demi, nee a’ rome, vit en france depuis quelques mois. Elle est haute comme trois pommes mais ca n’empeche pas qu’elle se debrouille tres bien en cuisine. La voici dans un album pour gne9:

disdacalie: Il suffit d’un oeuf pour 100 gr de farine, un peu de sel et d’huile pour fairedespâtesauxoeufs
basta 1 uovo per 100gr di farina, un po di sale e olio per fare la pasta all’uovo
Il suffit d’un peu de farine, desoeufs, dulait, dubeurre, dusucreet un peu de sel pour faire de bonnes brioches pour le petit déjeunerdeschampions!
Basta un po di farina, delle uova, latte, burro, zucchero e un pizzico di sale per fare delle buonissime brioche per la colazione dei campioni!
Mi aiuta papà e mi fotografa mamma. Sono piccola ma sono la regina della cucina.
Poi, le uova, il latte e il burro vengono dalla fattoria vicino a casa!
Una fattoria riconosciuta con un suo marchio chiamato “Prodotto in fattoria”.
Mon papa m’aide et maman me prend en photo. Je suispetite mais je suis la reine de la cuisine.
En plus, lesoeufs, le laitet lebeurreviennent de la ferme qui se trouveprès de cheznous!
Une ferme labellisée “Produit à la ferme”

Buon appettito!
Bon appétit!

cod. 0803164613


The future is coming(14447)

martedì, dicembre 30th, 2014 (14447)

Short video by Odo Paganelli, 18 years old (Bologna).

cod. conc. 2702131942


Bottom-up awareness for a collective change(11670)

lunedì, marzo 17th, 2014 (11670)

Arianna Agostini, 27 anni, Grottaferrata

Carola Demarchi, 27 anni, Torino

Maria Fatima Mudoni, 27 anni, Parabita (Lecce)

Our reportage comes from a two-month period spent in Joal-Fadiouth, Senegal, a small
island in the south of Dakar, for a research project with the purpose of redefine the current
system, in social and environmental terms, on the base of systemic design.
The entire project considered the centralization of the people and the social and cultural
respect as foundations for a collective change.
The inhabitants, photographed here, were the starting point of the whole project. Continuous
fight for survival, perpetual trait of senegalese people, lays the foundation for a
change toward a greater environmental consciousness, in order to reach a way of living
more harmonious and sustainable.
We see men, women and children that collaborate everyday together, as a community, for a
better future.
Change is constantly sought through teamwork and collaboration.
Change is life, and we lived the best of it.
We’ve walked its streets, over and over again, until we felt them a little bit ours.
We’ve known the names of its people, traveled on its coastline, witnessed, with amazement
and reverence, its celebrations, its traditions.
The chant of the Muezzin and the bleat of the goats in the street are sounds that will
remain sculpted in our memories, as the smells, the colors and the smiley faces of the
people, with the hope, someday, to be a part of this wonderful equipage.


ProPositivo(11530)

domenica, marzo 16th, 2014 (11530)

di Gian Luca Atzori, 24 anni, e Maura Fancello, 24 anni, di Nuoro

http://www.propositivo.eu/

Siamo un gruppodi ragazzi tra i 20 e i 30 anni, sparsi per l’Italia e il mondo, studenti e lavoratori, realisti e sognatori. Da qualche anno a questa parte abbiamo dato vita ad un progetto che prende il nome di “ProPositivo”, oggi ospitato anche su ilfattoquotidiano.it. L’intento è quello di mettere in luce i numerosi esempi di pratiche virtuose presenti, accomunate tra loro da una visione della realtà propositiva e innovativa, sostenibile e resiliente.

Resilienza è un termine poco comune che ha diversi significati: In psicologia è considerata come “la capacità di far fronte in maniera positiva agli eventi traumatici, di riorganizzare positivamente la propria vita dinanzi alle difficoltà”. “La capacità umana di affrontare le avversità della vita, superarle e uscirne rinforzato o, addirittura, trasformato”. In ecologia e in economia la resilienza è invece la capacità di un ecosistema o di un sistema economico di “mantenere il proprio funzionamento nonostante un cambiamento o uno shock subito dall’esterno”. L’attuale crisi finanziaria è quindi il periodo perfetto per reintrodurre questo fondamentale concetto nell’immaginario collettivo. Resilienza e sostenibilità vanno a braccetto, ma non vanno confuse. La sostenibilità è un modello, la resilienza è la capacità che lo anima. Essa non può essere imposta, dev’essere coltivata da chi la vive, dalle comunità e gli individui che la praticano. In definitiva la promozione di una società sostenibile senza lo sviluppo della resilienza è del tutto inutile.

Abbiamo a cuore di parlare di un mondo che funziona, mentre tutti ci gridano contro il contrario, e non perché non accettiamo la realtà, ma perché preferiamo ricercare soluzioni piuttosto che arrestarci alle critiche; preferiamo costruire il nostro paradiso piuttosto che demolire il nostro inferno. (altro…)


The Eco-team(11525)

domenica, marzo 16th, 2014 (11525)

Video di Odo Paganelli, 18 anni, di Bologna

 

 

cod. conc. 1403160833


Crew 4 change(11487)

venerdì, marzo 7th, 2014 (11487)

Documentario realizzato da Eric Barbizzi, 9 anni e mezzo, di Ascoli Piceno. Nei 10 minuti di video, Eric intervista Rein Skullerud e chiede la collaborazione (e le foto) di altri componenti del team del World Food Program, raccontando tramite bellissime immagini le storie di tanti equipaggi per il cambiamento nel mondo. Il documentario (in lingua inglese) partecipa alla sezione Internazionale.

Eric è il responsabile delle pagine Esteri di Giornalistinellerba.it

cod. 0203102709

C4C (traduzione di Eric Barbizzi)

Quando si verificano disastri naturali, come in caso di piogge torrenziali che causano ingenti danni,allagamenti e frane soprattutto in paesi sottosviluppati, o quando la siccità miete vittime e causa bilanci pesanti all’agricoltura rendendo impossibile coltivare la terra, o quando le vittime di conflitti possono perdere tutto ciò che hanno in pochi minuti ed essere costretti a lasciare le loro case, c’è un equipaggio con 13.000persone dislocate in tutto il mondo, 5000 camion,30 navi e 50 aerei che si assicura che i più deboli ricevano assistenza ed abbiano abbastanza da mangiare. (altro…)