A tu per tu con un astronauta vero(11664)

lunedì, marzo 17th, 2014 (11664)

Leonardo Di Vito, 11 anni, I media sez. E, Istituto Comprensivo Frascati

Mi chiamo Leonardo, per tutti Leo, ho undici anni, sono ancora molto emozionato per aver parlato a tu per tu, con semplicità e immediatezza con Luca Parmitano.
Egli ha accettato di farsi intervistare da un gruppo di ragazzi, tra cui me, sui temi dell’universo, dello spazio, sulla sua ultima missione spaziale.
Non si è fatto attendere nella redazione dell’Ansa a Roma dove lo aspettavamo con emozione e curiosità.
Sono rimasto colpito dalla sua semplicità e dalla sua chiarezza con la quale ci ha spiegato concetti non proprio semplici. E’ una persona speciale per la quale non posso proprio fare a meno di provare gratitudine.
Quando è arrivato il mio turno mi sentivo emozionato ma felice, gli ho chiesto dei rifiuti. Quali sono i rifiuti nelle navicelle spaziali e come si smaltiscono. Mi ha subito risposto che era una bella domanda, questo mi ha riempito di gioia.
Luca ci ha spiegato che i rifiuti sono di tre tipi: organici, prodotti dagli stessi astronauti, i rifiuti prodotti dagli esperimenti condotti nelle navicelle spaziali, gli altri rifiuti, ad esempio gli abiti degli astronauti che dopo una settimana devono essere cambiati, l’immancabile plastica. Vengono tutti meticolosamente raccolti, con modalità differenziate e stipati in navette cargo, lanciate nell’atmosfera nella quale vengono fatti bruciare producendo il suggestivo spettacolo, per noi sulla terra che guardiamo il cielo, delle stelle cadenti, in particolare sono quelle con la luce azzurra. (altro…)


La forza di gruppo per la sostenibilità: un’estate particolare(11517)

sabato, marzo 15th, 2014 (11517)

Racconto scritto a tante mani dai ragazzi della Quinta C dell’Istituto comprensivo Vitrioli Principe di Piemonte di Reggio Calabria per Giornalisti Nell’Erba 8 Equipaggi per il Cambiamento – C4C /Crew for change), insegnante referente Maria Spagnolo

È una parola sola, infilata in un discorso in cui l’orecchio capta veloce e rischia di sorvolare per la fretta di arrivare alla fine di questa incredibile e semplice storia… di bambini, come noi, che credono in un grande ideale… la COOPERAZIONE.

L’equipaggio del piccolo protagonista Matteo ha viaggiato, unito e solidale, verso il cambiamento per affermare, nella mutevole e confusa realtà in cui viviamo, la passione per la SOSTENIBILITÁ.

E tutto cominciò in una mattina d’estate in un condominio cittadino circondato da un giardino “asserragliato” da rifiuti ed erbacce e nel più totale stato di abbandono. Era appena finita la scuola. Matteo si alzò prima del solito,entrò in cucina e iniziò a preparare la colazione anche per i “mitici” amici del condominio con i quali condivideva, solitamente, gran parte delle ore libere. Con due di loro, Marco e Paolo, aveva frequentato la stessa scuola fin dall’infanzia e,dopo le vacanze estive, avrebbero iniziato il nuovo corso di studi alla scuola media. (altro…)


L’astronave del sistema… in viaggio verso l’ecosistema(11515)

sabato, marzo 15th, 2014 (11515)

Il viaggio dell’equipaggio della quinta D della scuola Principe di Piemonte di Reggio Calabria nello spazio dell’eco-sostenibilità.
Inchiesta realizzata per il premio nazionale Giornalisti Nell’Erba 8 – Equipaggi per il cambiamento (#GNE8 – #C4C). Insegnante referente Adelaide Anna Laganà

cod. conc. 0503212356


La voce del mare che brontola(9606)

martedì, aprile 9th, 2013 (9606)

Inchiesta speciale di Sofia Leonardi, 7 anni, di Livorno

cod concorrente 0404095416


Reportage da Valle Felice: difendere la natura e la vita(9591)

martedì, aprile 2nd, 2013 (9591)

Articolo della IV primaria C dell’Istituto Principe di Piemonte – Vitrioli di Reggio Calabria, coordinati da Maria Spagnolo e Daniela Vincenza Iacopino

 


 

cod concorrente 0204131835


La mia vita in barca(9553)

giovedì, marzo 28th, 2013 (9553)

Articolo di Lara Attiani, 9 anni, di Colonna (Rm)

Io vado in barca a vela per tutta l’estate. Mi trovo bene, quando sono lì, perché c’è più aria, perché non spreco acqua, ma soprattutto perché mi godo la vita. Faccio il bagno in mare quando mi va, senza dover prendere la macchina per andarci. Basta che mi tuffo. E quando sono in acqua mi diverto molto senza bisogno di nulla. Sono io e l’acqua, basta questo per farmi stare bene..
In barca scopro posti nuovi, passando per il mare, posti che in macchina non vedrei mai. In barco non ho la televisione e neppure mi manca, mentre d’inverno a casa la vedo spesso. In barca non mi serve, perché c’è sempre un panorama da godermi, perché sto all’aperto e perché ho sempre qualcosa da fare. Quando non ho da fare, leggo oppure gioco, oppure sto al timone. Non ho tanti giochi in barca, perché non c’è spazio per portarmeli dietro. Di solito mi porto la mia bambola, qualche vestitino, i miei colori, tanta carta per disegnare, gli acquerelli e le tempere, e tanti libri. In barca ci sono anche le carte e due giochi di società ed è solo in barca che riusciamo a giocarci tutti insieme, anche fino a tardi la sera. (altro…)


Vestiti rivoltati(9549)

giovedì, marzo 28th, 2013 (9549)

Articolo di Francesca Rubini, 11 anni, di Roma

Io penso che bisogna essere attenti all’ambiente e che non bisogna inquinarlo. L’ambiente ci dà la vita e dobbiamo rispettarlo perché altrimenti può togliercela. Eppure nel mondo ci sono tante persone che non badano all’ambiente, che non pensano ai fumi tossici, alle discariche, alla sporcizia sui prati, alle costruzioni lungo le coste del nostro bellissimo Paese, ma si concentrano solo sui loro interessi e vogliono arricchirsi. Ci sono tante persone che comprano, comprano, comprano e non pensano che poi tutto queste cose comprate non servono realmente e quindi poi le dovranno buttare e finiranno nelle discariche. Bisognerebbe, secondo me, fare uno sforzo tutti quanti e ridurre le nostre cose all’essenziale.

Per esempio, mia mamma mi racconta che sua nonna quando abitava in fattoria non buttava mai niente e riciclava tutto, compresi i vestiti, che venivano “rivoltati”: se da una parte la stoffa era consumata, la mia bisnonna scuciva il vestito e ne faceva un’altro mettendo fuori la parte interna della stoffa. Così tornava quasi nuovo. Ora invece, quando i vestiti sono vecchi, o non ci stanno più, o non sono più di moda, vengono buttati o messi nei contenitori della caritas. Io credo che poi vengono venduti a quelli che fanno i mercatini con i banchi dell’usato.

cod. concorrente 2802133206


Il mare e la verdura(9547)

giovedì, marzo 28th, 2013 (9547)

Intervista di Claudia Maria Sepi, 10 anni, di Bari.

Vicino casa mia c’è il mare e a me piace tanto. D’estate con mio papà e mio nonno andiamo a pesca, e io me la cavo abbastanza. Mi piacerebbe però imparare ad andare in barca a vela perché penso che il silenzio e il rumore del vento e del mare siano una cosa meravigliosa. Al capitano di lungo corso Diego Sorrentino, che mi ha mandato le sue risponde, ho chiesto un po’ di cose sul mare. Lui certamente ne sa tante di storie, perché, come mi hanno detto i giornalisti nell’erba, ha navigato per tanto tempo. Qual’è stata la sua navigazione più lunga? “La tratta di navigazione dal Brasile alla Corea del Sud 22 gg di navigazione continua senza scalo”.   (altro…)


Il menopermenofapiù della nostra scuola(9510)

mercoledì, marzo 27th, 2013 (9510)

Inchiesta delle classi Quinte della Primaria Don Milani di Monte Porzio Catone (Rm), coordinamento di Barbara Forti.

 
Presentazione
di Barbara Forti
“MENO PER MENO FA PIU'”: UN’OCCASIONE PER “CONDIVIDERE”
Siamo investiti da una crisi “planetaria” che coinvolge tutti e tutto, anche la Scuola.
Essa ha un’anima (alunni, docenti, genitori…) che cresce, ma in un corpo (strutture, risorse etc.) bloccato: è sempre più difficile trovare spazi per la condivisione di idee, mentre il lavoro di gruppo a classi aperte è divenuto una modalità quasi impossibile da praticare, per la sproporzione numerica del rapporto docente/alunni (in genere 1/23).
Questo concorso, con il suo tema particolare, ha stimolato le energie migliori della Scuola, costituendo un’ottima occasione di riflessione e condivisione.
Ancora una volta abbiamo provato ad ottenere un suono armonico, pur partendo da più di 70 individualità, perché siamo convinti che:
“Ogni studente suona il suo strumento, non c’è niente da fare. La cosa difficile è conoscere bene i nostri musicisti e trovare l’armonia. Una buona classe non è un reggimento che marcia al passo, è un’orchestra che prova la stessa sinfonia” (D. Pennac 2008).

IL NOSTRO PRODOTTO
Presentiamo un lavoro in P.Point come sintesi di un lungo percorso, durato mesi e impostato in maniera multidisciplinare. Esso nasce da una necessaria (e difficile!) selezione del materiale prodotto, costituito da un’enorme quantità di disegni, foto, elaborati scritti, schemi, interviste etc. Vogliamo “trasferire” agli altri la nostra esperienza in maniera chiara e diretta, anche se, non lo neghiamo, essa è stata molto complessa.
Vi illustriamo le tappe.

IL PRIMO PASSO
Il tema di quest’anno, “Meno per meno fa più”, ha messo subito in crisi i ragazzi, che si chiedevano cosa volesse significare!
Dopo vari “collettivi”, siamo giunti ad una svolta.
La prima lettura del tema è stata quella “esistenziale”.
Per essere felici non abbiamo bisogno del superfluo: l’ottica del POSSIEDO-QUINDI-SONO è stata correttamente spostata sul classico PENSO-QUINDI-SONO.
I ragazzi sono consapevoli della necessità di mantenere il controllo del proprio pensiero.

continua. Qui sotto, l’intera presentazione

 

 

cod. concorrente: 1503083950, 1503083439, 1503082929


I viali di Fontanellato(9484)

martedì, marzo 26th, 2013 (9484)

Articolo di Serena Pia Cerullo, 10 anni, della V B primaria dell’IC di Fontanellato, Parma

Il Comune di Fontanellato nell’ultima settimana ha tagliato gli alberi dei viali che circondavano il Paese. Il taglio è stato totale. Gli alberi sono stati tagliati dalle radici. Si dice che alcuni alberi fosserro vecchi e malati. Il Paese oggi è spoglio e meno bello. Forse bisognava tentare una cura. La prossima estate le persone che sostavano all’ombra dei viali dovranno cercare un altro posto per riposare.