Basta produrre green per essere green?(12058)

venerdì, aprile 4th, 2014 (12058)

WORKSHOP – Si presto a dire green

di Francesca Zanobbi, 15 anni, Grottaferrata

È questo il tema che è stato affrontato nel secondo workshop organizzato da Giornalisti Nell’Erba per aiutarci a focalizzare ed interpretare al meglio il concetto di “greenicità”. Più volte durante la giornata è stata sottolineata l’importanza che le imprese adottino comportamenti finalizzati alla salvaguardia dell’ambiente e condividano le innovazioni sostenibili provenienti da ogni campo della scienza.
A volte però accade, come abbiamo capito, che le aziende si ingegnino sì, a produrre in modo green, tralasciando conseguenze che potrebbero investire l’ambito sociale. Per conoscere proprio quest’altro aspetto che in parte risponde alla nostra domanda principale (Basta produrre green per essere green?) abbiamo intervistato Daniela Riganelli, consulente di Novamont, agenzia chimica italiana che si occupa del settore delle bioplastiche. (altro…)


Intervista a Cinzia Forni, docente di Botanica all’università di Tor Vergata(12073)

venerdì, aprile 4th, 2014 (12073)

WORKSHOP – Si presto a dire green

di Michele Lo Cicero e Gabriele Ambrosetti della III E San Nilo, Grottaferrata

Perché ci dovrebbe interessare la trasformazione delle piante da materie prime a prodotti industriali? Perché le piante possono rivelarsi un grande potenziale economico: infatti potrebbero offrire fonti alternative di materie prime per energia, combustibile e prodotti di uso quotidiano. La nostra generazione dipende dal petrolio. Ma il petrolio è una risorsa limitata e bisogna trovare risorse alternative. Le piante però, se opportunamente “sfruttate”, possono fornirci tutto ciò che oggi viene prodotto impiegando il petrolio, aiutandoci a creare una società sostenibile per il futuro e ad affrontare i problemi attuali come l’aumento dei costi energetici e il nostro impatto sull’ambiente. Per capire come, abbiamo fatto qualche domanda a Cinzia Forni, docente di Botanica all’Università degli Studi di Roma Tor Vergata.  (altro…)


Le piante, una macchina naturalmente efficiente(12016)

venerdì, aprile 4th, 2014 (12016)

WORKSHOP – Si presto a dire green

di Marco Zuaro – III C media Istituto Comprensivo Don Milani, Monte Porzio Catone

Le biotecnologie fanno grandi progressi. Fin dall’antichità, le piante sono state per l’uomo indispensabili. Esse ci forniscono moltissimi prodotti della vita quotidiana come cibo, fibre (da cui si ottengono i tessuti), e anche materiali per la costruzione come il legno. I botanici attualmente stanno cercando di applicare ciò che ci offrono le piante in altri campi, più ampi di quelli già detti. (altro…)


C4C un varo e un lancio, dall’Io al Noi(11996)

venerdì, aprile 4th, 2014 (11996)

Le C4C delle prime elementari dell’Istituto Don Milani di Monte Porzio Catone hanno costruito una nave e un’astronave per il loro viaggio verso il Cambiamento. In ciascuna hanno stivato le cose essenziali (chi il proprio letto, chi un pagliaccio, chi le risate, chi … la mappa per tornare a casa). Hanno equipaggiato nave (“Si chiama pensiero”) ed astronave con bagagli minimi (“Parmitano ci ha detto che loro hanno al massimo 2 kg a disposizione, e anche i marinai hanno poco spazio nei gavoni”), ed hanno invitato il direttore di giornalistinellerba al varo e al lancio. Qui sotto un video esemplificativo della cerimonia e alcune informazioni sul progetto che ha coinvolto gli equipaggi degli 80 bambini.

 C4C delle prime di Monte Porzio Catone

 

cod. conc. 302090026


Plastica e bioplastica(12042)

venerdì, aprile 4th, 2014 (12042)

WORKSHOP – Si presto a dire green


di Silvia Bucchieri della I D dell’I. C. Frascati via d’Azeglio

Per fortuna negli ultimi anni sta diminuendo l’uso delle buste di plastica derivata dal petrolio. Forse non tutti sanno che il “padre” della plastica è stato un italiano e che la sua invenzione non ha portato solo danni, infatti si è cominciato a sostituire parti di automobili con la plastica e di conseguenza il loro peso è diminuito insieme all’energia per farle muovere. (altro…)


Quest’isola avvelena il mare(12038)

venerdì, aprile 4th, 2014 (12038)

WORKSHOP – Si presto a dire green

Le alunne della III A San Nilo, Grottaferrata

L’Isola di plastica del Pacifico è un enorme accumulo di spazzatura galleggiante situato nell’Oceano Pacifico, approssimativamente fra il 135º e il 155º meridiano. “QUEST’ISOLA AVVELENA IL MARE”. Questo accumulo informalmente viene chiamato con diversi nomi, tra cui Isola orientale di Immondizia o Vortice di Pattume del Pacifico.

I rifiuti galleggianti di origine biologica sono spontaneamente sottoposti a biodegradazione, e in questa zona oceanica quindi si sta accumulando una enorme quantità di materiali non biodegradabili come la plastica e rottami marini. Anziché biodegradarsi, la plastica si disintegra in pezzi sempre più piccoli fino alle dimensioni dei polimeri che la compongono, la cui ulteriore biodegradazione è molto difficile. Il galleggiamento di tali particelle, che apparentemente assomigliano a zooplancton, inganna le meduse che se ne cibano, causandone l’introduzione nella catena alimentare. In alcuni campioni di acqua marina presi nel 2001, il rapporto tra la quantità di plastica e quella dello zooplancton, la vita animale dominante dell’area, era di sei contro uno.  (altro…)


Le piante, l’uomo e le biofabbriche(12012)

venerdì, aprile 4th, 2014 (12012)

WORKSHOP – Si presto a dire green

di Carlotta Serafini, Alessio Sterlicchio, Julia De Deominicis, Valentino Petroni della III E San Nilo, Grottaferrata

PIANTE E UOMO
Tra le pratiche più antiche usate dall’uomo per alleviare o curare i propri disturbi c’è l’uso delle piante.  Se ne trovano tracce già nella civiltà egizia, indù, greca, cinese, araba e romana. Le varie parti e le sostanze contenute nelle piante sono state utilizzate sotto forma di infusi, decotti,macerati, cataplasmi ed impacchi per millenni.

Le piante o particolari parti di esse, vengono raccolte nel loro periodo di maggiore efficacia e poi trattate in modo da esaltarne la proprietà. Molti farmaci sono versioni sintetiche degli estratti vegetali, contengono cioè principi attivi che sono derivati da un componente vegetale. Con l’arrivo di farmaci sintetici l’uso delle piante è stato in parte accantonato dall’uomo, anche se l’uso corretto delle piante può in certi casi farci portare ad un risparmio di farmaci. I vegetali non sono necessariamente innocui, ma possono avere effetti collaterali se assunti in dosi eccessive e per lungo tempo. Se usate in maniera mirata possono rafforzare, stabilizzare ed alleggerire il lavoro degli organi aiutandoli a funzionare meglio, in più possono anche riequilibrare il sistema nervoso. Per questi motivi prima di usare qualsiasi pianta bisogna chiedere ad una persona esperta. (altro…)


Attenti al green!(12055)

venerdì, aprile 4th, 2014 (12055)

WORKSHOP – Si presto a dire green

di Samuele Melis della II D dell’I. C. Frascati via d’Azeglio

Green è una parola molto semplice che significa verde. Nella nostra quotidianità la usiamo per descrivere un prodotto sano e genuino proprio perché il verde ci dà un senso di naturalezza. Green, infatti è l’aggettivo che indica tutto ciò che non è dannoso per l’ambiente quindi di ecologico. Ma … c’ è sempre un ma, cerchiamo di non farci imbrogliare da questa parola. (altro…)


Plastica, materia leggera da non prendere alla leggera(12036)

venerdì, aprile 4th, 2014 (12036)

WORKSHOP – Si presto a dire green

di Noemi Cusimano, Jacopo Morresi, Rebecca Gabrieli della I E dell’I. C. Frascati via d’Azeglio

La plastica è stata inventata da Giulio Natta. Ha portato vantaggi e svantaggi. Tra i vantaggi, ha ridotto il peso delle automobili del 40% e di conseguenza ha ridotto il costo dei trasporti  riducendo l’impiego del carburante; ha dato la possibilità di creare nuovi tessuti, ad esempio il pile, oltre a prodotti di uso quotidiano. Purtroppo l’eccessivo spreco di questa risorsa importantissima che ha portato tanti benefici, ha portato anche svantaggi tra i quali troviamo di certo il danno ambientale.

Pensateci un po’: dopo che abbiamo utilizzato gli oggetti in plastica, o li gettiamo insieme alla spazzatura (usando sacchi di plastica per contenerli), o li gettiamo per terra o creano cumuli, o finiscono nelle discariche. Ma molti finiscono in mare. Infatti il 94% dei rifiuti in mare è plastica, soprattutto i sacchetti. Proprio quando finiscono in mare i sacchetti possono essere ingeriti da cetacei, delfini, che sono attirati dai loro colori vivaci, nonché da tartarughe che li scambiano per meduse, di cui sono ghiotte.

Lo Stato italiano è stato il primo in Europa a vietare l’ utilizzo di sacchetti di plastica e ha messo in commercio i sacchetti di bioplastica ricavati dall’amido di mais, di farina, di grano o di altri cereali. I sacchetti in bioplastica sono biodegradabili, cioè possono degradarsi senza inquinare il luogo in cui sono depositati. (altro…)


Greenicità e multinazionali, intervista a mio papà impiegato di Leroy Merlin(12069)

venerdì, aprile 4th, 2014 (12069)

WORKSHOP – Si presto a dire green

di Alessandro Fumanti della II E della scuola media San Nilo, Grottaferrata

Come fanno le aziende a essere (più) green? Dopo aver partecipato a un workshop di Giornalisti Nell’Erba su questo argomento, ho pensato di fare una piccola intervista a mio padre che è impiegato presso Leroy Merlin, per farmi raccontare la sua esperienza di “greenicità” all’interno della sua azienda.

Come fate ad inquinare di meno?

“Per inquinare di meno nella nostra azienda abbiamo messo in campo alcune azioni: la produzione autonoma di energia elettrica per i nostri negozi costruendo pannelli fotovoltaici, il risparmio di carta con l’adozione della documentazione elettronica (tutte la fatture dei fornitori e tutte le pratiche di comunicazione sono per via telematica), l’’apertura di una città logistica dove convergono tutti gli scarichi di fornitori cosi da non dover trasportare le merci con i mezzi a carburante ma con il treno” .

Ci sono prodotti ecosostenibili nel negozio?

“Sì, ci sono molti prodotti “eco” (abbreviazione di ecosostenibile) in vendita, tra cui il legno che viene acquistato solo da fornitori con aziende certificate a basso impatto ambientale, e i combustibili a biomassa , pellet e bioetanolo e tutti i prodotti a risparmio energetico che fanno parte di un progetto che si chiama “la casa di domani”” . (altro…)