L’acqua frizzante: le mille bolle blu

di Valentina Giubboni, Melissa Cerezo Garcia, Lucia Giglioni, Diego Vescovi, Uesli Vishkulli, 13 anni – III E dell’Istituto Compr. Perugia 9, coordinamento di Federico Panduri

1550874229387-acqua-e-bollicineSono molti gli italiani che preferiscono l’acqua gassata a quella liscia, altri invece intimoriti dalle voci che la prima faccia male preferiscono la seconda.

Questa idea è legata a fake-news del web che, come dice la parola stessa, sono falsi miti, perché non c’è nulla di scientifico che dimostri il danno provocato all’organismo umano dall’acqua frizzante.

La prima leggenda metropolitana è che l’acqua frizzante ha più calorie dell’acqua naturale: falso. Le due tipologie di acqua hanno le stesse caratteristiche tranne per l’anidride carbonica che si trova nell’acqua gassata per crearne le bollicine caratteristiche.

Il secondo mito, invece, è che l’acqua frizzante causi il gonfiore dell’addome ma è anche questo falso perché l’effetto è temporaneo e anch’esso è causato dall’anidride carbonica. Una causa del gonfiore potrebbe essere il fatto di mangiare e bere molto velocemente causando pesantezza, una soluzione sarebbe quella di consumare i pasti lentamente bevendo l’acqua che si preferisce, soltanto per chi soffre di gastrite e meteorismo le acque gassate andrebbero bevute con moderazione.

Terza bufala è quella che l’acqua frizzante rovina lo smalto dei denti; anche questo è falso perché il pH della saliva varia durante i pasti, a seconda di quello che mangiamo e beviamo, ma in brevissimo tempo vengono ripristinati i valori normalmente compresi tra pH 6.5 e 7.5. Quindi, nonostante l’anidride carbonica in acqua generi acido carbonico, responsabile dell’abbassamento del pH, le acque gassate non hanno alcun potere corrosivo nei confronti dello smalto, che può essere invece compromesso da diverse cause di origine alimentare come i disturbi all’apparato digerente e soprattutto dall’effetto dei batteri cariogeni che proliferano in condizioni di scarsa igiene orale.

Andiamo avanti con le varie leggende, la quarta è che le acque gassate sono ricche di sali, in particolare sodio che può causare ritenzione idrica. Anche questa affermazione è priva di fondamento perché l’anidride carbonica presente nell’acqua mantiene inalterate le sue caratteristiche saline, inoltre il gas ingerito con l’acqua viene espulso tramite la digestione e non interviene in alcun modo nella salute umana.

Ultima e quinta bufala, forse quella più famosa, afferma che l’acqua frizzante non disseta: al contrario l’acqua gassata ha un potere dissetante “immediato”, una sensazione di appagamento che si avverte più velocemente rispetto alle acque lisce a causa dell’effetto che l’anidride carbonica ha sulle papille gustative.

Dunque la scelta dei vari tipi di acqua può essere guidata solo dai nostri gusti personali, se preferiamo acqua con le bollicine o senza, e non dalla prevenzione a vari mali inesistenti che leggiamo in internet o in base alle leggende tramandate per tradizione.

Magari avete sentito parlare de “l’acqua fa male e il vino fa cantare”, canzone popolare dell’Emilia-Romagna, beh… l’acqua non fa sicuramente male, il vino forse fa proprio cantare, ma di certo non fa bene alla salute e non è una bevanda miracolosa come quella degli Dei dell’Olimpo, ma questa è un’altra lunga storia e per oggi niente alcool, solo acqua frizzante.

In commercio la macchina del futuro

di Francesco Pio De Gaetano, 12 anni, di Corigliano Calabro – IIC Istituto Erodoto, coordinamento Vita Minisci

Nella città di Torino giorno 5 gennaio 2019 è stata presentata la nuova macchina elettrica del futuro capace di non inquinare.

I vantaggi ambientali del veicolo elettrico sono quindi legati alla non emissione di sostanze gassose, questo potrebbe influire sulla riduzione del buco dell’ozono. Il prezzo è decisivamente più basso e le emissioni 2-3 volte inferiori a quelle dei veicoli a benzina e a diesel. Avere un veicolo elettrico diventa ancora più vantaggioso grazie ai benefici fiscali, oltre che per i costi inferiori di gestione. I principali obbiettivi di tutti gli stati del mondo sono:

  • Diritto delle sovvenzioni e agli sgravi fiscali auto elettrica dello stato;
  • Sconti sui pedaggi d’ingresso nelle città e molto altro.

Tutte le nazioni del mondo diranno addio alle auto a benzina e diesel entro il 2025. L’annuncio arriva dal forum dell’industria automobilistica che si è svolto lo scorso fine settimana, decisione prese dopo lo scandalo del diesel-inquinante, l’agenzia per la protezione dell’ ambiente, ha infatti riscontrato su tutti i veicoli la presenza di un software in grado di aggirare le normative ambientali sulle emissioni di nox e di inquinamento da gasolio. Grazie a questo dispositivo era così possibile superare agevolmente i test sulle emissioni, mentre nelle normali condizioni di percorrenza stradale le vetture avrebbero superato fino a 40 volte il limite consentito dalla legge questo ha annunciato l’abolizione del diesel proprio nel 2025. Tutte le nazioni del mondo hanno introdotto nel mese di gennaio un regolamento per obbligare i costruttori di auto a produrre veicoli a motore elettrico entro il 2025 e vieteranno le vendite di auto e furgoni a diesel e benzina, inoltre verranno installati anche punti di ricarica.

Il vecchio contadino: “Adesso si sta meglio”

La redazione della II F della Scuola Secondaria di Primo Grado Giuseppe Capua di Melicuccà (R.C.) coordinata da Natale Todaro indaga sulle coltivazioni e sui cibi di qualche tempo fa…

Al giorno d’oggi sono molte le false notizie riguardanti l’alimentazione.

Spesso queste false notizie danno consigli nocivi per il nostro organismo, consigliando diete assurde che prevedono l’eliminazione di cibi che, in realtà, sono fondamentali per la nostra alimentazione.

Per paragonare l’alimentazione del giorno d’oggi a quella dei loro tempi abbiamo intervistato delle persone anziane chiedendo loro da cos’era costituita la loro alimentazione, come e cosa coltivavano e cosa pensano del cibo di oggi.

Loro lasciavano la scuola molto presto per andare a lavorare nei campi.

Coltivavano soprattutto legumi(fagioli, lenticchie ,piselli e fave), ma anche patate e grano.

Chi aveva abbastanza denaro poteva permettersi anche la carne.

Il pane, invece, veniva preparato in casa.

Una volta c’era poco cibo, quindi noi adesso siamo fortunati.

Il cibo di una volta ,inoltre, secondo gli anziani, era molto più genuino rispetto al nostro.

Un’ anziana ci ha detto che è meglio oggi perché prima c’era  poco da mangiare.

Una volta si concimava con poco concime e con tanto escremento di animale.

Per l’inquinamento una maestra ci ha detto che una volta non c’erano le macchine quindi c’era meno fumo e c’erano più alberi.

Ora invece ci sono molte macchine e le petrolifere.

Questa maestra ci ha detto che un anno fa hanno aperto la pancia  di un pesce spada e all’interno hanno trovato una scarpa e della plastica, che purtroppo ogni giorno vengono buttate nel mare e nel terreno.

Il terreno non riesce a degradare la plastica, quindi è molto  pericoloso.

INTERVISTA AL SIGNOR GIUSEPPE

          

D. Come era il cibo di una volta e come veniva coltivato?

R. Il cibo di una volta era più  genuino.

A colazione chi possedeva una mucca poteva bere una tazza di latte aggiungendo un pò di caffè. Molti mangiavano la minestra riscaldata oppure la zuppa fatta col pane giallo, acqua calda e un po’ di burro.

A pranzo  si cucinava la minestra o la pasta asciutta condita con un sugo molto semplice cucinato velocemente, si mangiavano  anche le patate , i fagiolini, questi ultimi venivano coltivati in campagna.

A cena si mangiava della minestra o del riso con le verze oppure la polenta con il latte.

Altre volte si cenava con pane e fichi, pane e castagne.

Per coloro che potevano permetterselo, potevano una volta a settimana mangiare la carne, c’erano delle persone che compravano maialini, li crescevano e quando erano grandi li macellavano per poter ricavare la carne e i salumi.

D. Signor Giuseppe cosa ne pensa del cibo di oggi?

R. Io i cibi di oggi non li apprezzo perché non sono genuini come un tempo, vengono usati i disserbanti che avvelenano la bontà e le proprietà dei cibi stessi.

Anche oggi come un tempo io nella mia campagna coltivo: fave, priseia (piselli), fasola (fagioli), e altri legumi.

Un tempo non c’era l’abitudine di andare a mangiare la pizza in pizzeria o a mangiare al ristorante, ma c’era solo  un campo di terra e fiori.

Intervista al Signor Rocco

D. Come si preparava il terreno da coltivare a quei tempi? E adesso?

R. Una volta il terreno si zappava a mano e si concimava con lo steppo degli animali.

Adesso si zappa coni trattori e si mette il concime industriale.

D. Cosa si coltivava?

R. Si coltivava, il grano per il pane che allora si faceva in casa, fagioli, ceci, lenticchia, fave, piselli, patate, peperoni, melanzane, pomodori, lattughe, cetrioli ecc.

D. Con il raccolto che cosa si faceva?

R. Con il raccolto parte si mangiava in famiglia, l’altra parte avanzante si vendeva e si prendevano i soldi.

D. Come si raccoglievano le olive? E adesso che cosa è cambiato? E come si trasportavano e si pulivano?

R. Le olive si raccoglievano a mano con il bel tempo ed il brutto tempo.

Adesso invece ci sono le reti ed il lavoro procede più velocemente.

Si trasportavano con l’asino sulle spalle, se l’asino in alcuni viottoli non poteva camminarci.

Si pulivano con le pietre girandole manualmente, adesso ci sono i frantoi industriali.

Girandole manualmente adesso ci sono i frantoi industriali

D. Il grano come lo coltivavate?

E come lo macinavate? E ora?

R. Il grano si seminava, poi quando il grano era maturo si trebbiava con la trebbia poi si portava al mulino e si faceva la farina.

D. Il pane come veniva fatto?

R. Il pane mia madre lo impastava con il lievito madre che allora si passava l’un l’altro, da parenti e vicini.

D. Come si annaffiava? E ora?

R. Si annaffiava sia con i solchi nella terra sia trasportando l’acqua. Adesso invece io annaffio tirando l’acqua dal pozzo con il motore elettrico.

D. Di quei tempi che cosa ti piaceva?

E adesso che cosa ti piace?

R. Mi piacevano tutti, gli ortaggi che coltivavamo perché a quei tempi non c’erano altre cose.

Adesso si sta meglio e nelle famiglie non manca nulla. 

Meglio la farina bianca o l’integrale?

di Giulia Burioli, 13 anni, di Perugia – III E, Istituto comprensivo Perugia 9, coordinamento di Federico Panduri

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Molte persone sono convinte che la farina integrale sia più naturale e leggera rispetto a quella bianca.

Secondo alcuni nutrizionisti la farina integrale è la migliore sul campo perché a differenza delle altre non subisce processi di raffinazione come ad esempio la farina di tipo 00. Ecco che i salutisti ricorrono subito all’integrale perché non è raffinata e dunque più ricca di elementi nutritivi fondamentali per l’organismo. In realtà la maggior parte della farina integrale che consumiamo abitualmente non è altro che la farina raffinata a cui viene aggiunto in un secondo momento della crusca rimacinata, quindi possiamo considerarla una farina doppiamente raffinata e quindi, se vogliamo, più “dannosa” rispetto a quella di tipo 0.

Ovviamente come tutte le sostanze anche le farine integrali hanno dei vantaggi e dei svantaggi. Tra i vantaggi ricordiamo che aumenta il senso di sazietà, riduce lo sviluppo di alcuni tipi di cancro, riduce l’assorbimento delle sostanze cancerogene. Mentre uno dei principali svantaggi è dato dal consumo eccessivo di fibra che ostacola l’assorbimento di alcuni minerali tra cui il calcio e lo zinco.   Medici e nutrizionisti, non hanno dubbi nel dire che tra i due tipi, la farina integrale e farina bianca, la prima è più sicura, igienicamente sana, quella che fa meglio alla salute. Maurizio Monti, per 8 anni presidente dell’ANTIM (Associazione Nazionale Tecnici Industria Molitoria) invece dichiara di non avere dubbi: sceglie la farina bianca. “Solo chi non ha la più pallida idea del fatto che il grano è una pianta che nasce e vive a cielo aperto, soggetta a intemperie e malattie varie soprattutto ora che il clima sta cambiando a ritmi assurdi può avere dubbi in merito. La buccia del grano è la sua parte esterna, la crusca. Ha caratteristiche igienico sanitarie assolutamente peggiori del centro della cariosside. È rarissimo trovare tracce elevate di contaminanti nelle farine bianche macinate in Italia, è molto più facile trovarle nelle crusche. Gli ultimi studi fatti sulla tecnologia molitoria hanno dimostrato in maniera evidente come decorticando il chicco di grano si ottengano farine igienicamente molto più sane: la microbiologia va a zero, come i metalli pesanti e i residui di antiparassitari, le micotossine si eliminano quasi completamente. Ma decorticare vuol dire togliere parte della crusca prima che il chicco arrivi alle macine, non certo aggiungerla o macinare tutto assieme. Il primo strato di crusca, quello superficiale (circa il 5%) a contatto con l’ambiente è assolutamente il peggiore in assoluto dal punto di vista igienico sanitario, molto peggiore del centro del chicco”.

La farina bianca è un veleno” è un’affermazione che non dovrebbe essere nemmeno considerata né letta, mentre invece fa presa sulla gente e purtroppo influenza l’opinione pubblica dei consumatori, al punto che abbiamo la dieta mediterranea patrimonio dell’umanità, siamo un’eccellenza nel mondo per pane, pasta, pizza, biscotti, dolci, panettoni ecc, e facciamo il possibile per demonizzarli e ostacolarli.

Il Mondo finirà

di Ugo Serra, 13 anni, di Corigliano-Rossano (CS) – IIIA Istituto Erodoto

Sabato 17 Gennaio è stato annunciato in TV che il clima in tutto il mondo sta cambiando. Questo fenomeno è causato dall’atteggiamento delle persone che vivono sul pianeta Terra. Gli scienziati hanno scoperto tramite ricerche scientifiche e rivelazioni da parte degli alieni, che il clima cambia diventando nuvoloso e piovigginoso perché le persone arrabbiate superano il 51%. Di solito la percentuale degli arrabbiati previsti per far cambiare il clima da soleggiato a piovigginoso supera quella prevista, quindi ogni giorno piove. Ci si è resi conto che ormai la popolazione non cambierà mai il suo atteggiamento negativo, quindi si deduce che una delle cause per cui l’uomo si arrabbia è l’uso di materiale rinnovabile, visto che esso  inquina l’ambiente. Infatti, è stato fatto un referendum per impedire l’uso di materiale rinnovabile. Dopo il referendum molte persone hanno iniziato a usare le materie non rinnovabili. Due anni dopo il referendum è stato annunciato in TV che il mondo finirà a causa del clima e alla mancanza di materie rinnovabili e non rinnovabili.

finimondo

Intervistiamo le bufale…

La redazione della I F della Scuola Secondaria di Primo Grado Giuseppe Capua di Melicuccà (R.C.) coordinata da Natale Todaro, propone una serie di bizzarre interviste…

Non bisogna credere alle bufale, bufale non nel senso animale cioè quelle che ci danno il latte o le mozzarelle ma le bufale nel senso di bugie…
Ci possono essere diversi tipi di bufale per esempio quelle sull’alimentazione.
Le bufale sull’alimentazione sono delle bugie sul cibo…
Alcune persone fanno proprio questo: dicono bugie sul cibo e altre persone ci credono.
Quindi non bisogna credere proprio a tutto nella vita ma si deve credere solo a quello che noi riteniamo giusto.
Le bufale in poche parole sono bugie e non bisogna cascarci.
Noi non abbocchiamo dunque alle fake news, se dicono che un alimento fa dimagrire, è assolutamente falso, perché non c’è nessun alimento che faccia dimagrire e ne ingrassare, ma tutti gli alimenti, ci danno proteine, carboidrati ecc.
Tutte componenti essenziali e dunque utili per la vita.
Nella vita bisogna mangiare dei cibi sani che fanno bene alla salute non mangiare quello che dicono le fake news.
Per sottolineare questa nostra posizione, abbiamo immaginato che fossero gli alimenti che danno la possibilità a noi ragazzi di crescere sani e robusti a parlare, per questo abbiamo provato ad intervistare alcuni di loro, le cui risposte le abbiamo riportate qui di seguito.
Siamo qui con due mele: una bianca e una rossa, ma, attenzione, non è questo che le differenzia perché le mele sono frutti entrambe, sono buone entrambe e fanno bene entrambe.
Comunque tornando a noi… direi che possiamo cominciare quest’intervista.
(Domanda) Molte persone dicono che una mela al giorno, toglie il medico di torno. Secondo voi quest’affermazione è giusta?
(Mela bianca) Certo secondo me quest’affermazione è giusta, ma non perché io sono una mela e mi ritengo indispensabile, ma perché le mele fanno bene veramente.
(Giornalista) E tu mela rossa cosa ne pensi?
(Mela rossa) Be in effetti concordo pienamente con la mela bianca.
(Giornalista) Non pensate pure voi che a volte sull’alimentazione si dicono delle bufale?
(Mela bianca) Ma bufale nel senso di animali?
(Mela rossa) Ma no, il giornalista sta dicendo bufale nel senso di bugie.
(Mela bianca) Aaaah ok.
(Mela bianca) Si, penso che molte bufale si dicano sul cibo e penso che se ne dicano molte anche sulle mele.
(Giornalista) Mela rossa me ne sai dire qualcuna?
(Mela rossa) Si, certo, per esempio quando qualcuno dice che le mele facciano molto bene, alcuni rispondono in modo negativo, cioè dicono che non è vero che le mele facciano bene.
(Giornalista) Mela bianca, tu concordi con la mela rossa?
(Mela bianca) Si ovviamente, concordo al 100%.
(Giornalista) Ok ho capito ma vorrei intervistarvi ancora un altro po’. Cosa mi dite dell’uso dei medicinali sul cibo?
(Mela bianca) Io penso che i medicinali vengono utilizzati anche quando non ce ne sia bisogno.
(Mela rossa) Si infatti, i medicinali vengono utilizzati per esempio quando i frutti, la verdura o qualsiasi altra cosa sono buoni e genuini. A volte pure su di noi vengono buttati i medicinali e altre volte le persone buttano le cose a terra e si inquina l’ambiente e quindi anche noi frutti siamo inquinati.
(Giornalista) Ok direi che per oggi abbiamo finito. Grazie per l’intervista e alla prossima.
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-Eccoci qua con il signor potatoe
-Cosa ne pensa sulle fake news?
-Guarda la gente certe volte dice delle cose non vere.
-Ma la gente che dice che certi alimenti fanno male al nostro corpo cosa ne pensate voi?
-Guarda, secondo me tutti gli alimenti fanno bene al nostro corpo, certo bisogna vedere come sono curati questi alimenti se sono fatti con dei medicinali, io vi consiglio di comprare alimenti biologici.
-Mi sorge una curiosità ma tu quando ancora dovevi diventare frutto come sei stata curata? Hanno usato dei medicinali?
-Guarda se devo essere sincero io sono un frutto biologico perché mi ha curato un contadino molto bravo a curare i frutti.-
Grazie per questa interessante intervista. Ritorniamo la linea a nostro carissimo collega.
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Siamo qui con un’altra mela rossa e procediamo con l’intervista.
– Ciao mela, se è possibile vorrei farti qualche domanda sulle bufale dell’alimentazione. Che cosa pensi su queste bufale?
– Ciao, io delle bufale non mi sono mai fidata perché ho visto che molte persone hanno seguito queste cose e si sono creati dei problemi.
– Ma tu, come vorresti vivere?
– Io vorrei vivere in un mondo dove Internet portasse delle notizie vere e non delle falsità in modo che le persone prendessero ogni tanto delle decisioni giuste.
– Hai ragione cara mela! Anche io penso la stessa cosa. Ok abbiamo finito ora vado, grazie tanto spero di rivederci
-Anche io! Ciao!
– Ciao!
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Siamo qui a parlare con una bufala per chiederle cosa pensa dell’altro significato sulla parola bufala.
Immagino di intervistare una bufala…
(D1) -“Salve signora bufala, volevo solo chiederle come ci si sente a essere scambiate per una bugia?”
( R1) -“Allora, prima di tutto ci si sente molto in imbarazzo al sapere che alcune persone pensano che il mio stesso nome sia una menzogna!”
(D2) -“Che vita fa lei per darci degli alimenti così buoni ?”
(R2) -“La mia vita va molto bene, ma quando sento queste cose non riesco a produrre latte!”
(D3) -“Quindi è un po’ come se la ferissero, vero?”
(R3) -“Si, è un vero attacco al cuore!”
(D4) -“Va bene, la ringrazio per questa intervista di oggi; la saluto.”
(R4) -“Ringrazio anche lei per questa intervista nella speranza che le false notizie non ci siano più!”
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Buongiorno a tutti, siamo qui ad intervistare una bufala per dirci cosa ne pensa sulle fake news.
Allora signora bufala cosa pensa delle fake news?
(bufala): penso che non ci si dovrebbe credere a queste notizie.
Ok. Non vi ho visto arrabbiata quando vi ho detto la domanda.
(bufala) perché?
Forse non sapete che queste notizie li chiamano con il nome bufale. La signora bufala arrabbiata dice: ma come si permettono queste persone a dare il nostro nome a delle notizie false… SONO DAVVERO ARRABBIATA!
Va bene signora bufala, allora ci potreste dire qualcosa sul vostro allevamento?
(bufala): va bene, allora noi mangiamo erba, per produrre latte buono a tutte le persone, forse non sapete che con il nostro latte si fanno anche delle buonissime mozzarelle.
Si, lo sappiamo, se voi mangiate dell’erba vuol dire che se non si cura l’ambiente si fa del male anche agli animali.
Si, si, avete perfettamente ragione.
Grazie mille signora bufala per la sua intervista ai nostri microfoni. Comunque, noi alle menzogne non abbocchiamo Buona giornata.
Grazie anche a voi … sperando che queste notizie false vengano eliminate.
In conclusione, il nostro desiderio è quello di vivere in un ambiente sempre più sano in cui non vi siano persone senza scrupoli che attraverso false notizie per loschi scopi tentano di persuadere la gente, facendo credere che tutto vada bene così come sta andando.

Undercover details

By Greta Romualdi, 14 years old – Siena (italy)

We need to stop global warming now, said once a man. Actually, at least four billion people said it. We are humans who have the ability of thinking and reflecting on mistakes we do. However as the years have passed we have become more and more intelligent and more ignorant at the same time. We are oxymoron, everything we do is an oxymoron, our life is an oxymoron. If a person says something, everybody says it. We are greedy, we always want to reach the top, but there is no top anymore. We always want to be like someone who inspires us, therefore if that person does or says something, we do it. This is the base of fake news. But what is actually fake news, and why does it exist? No one has the answer. Everyone chooses an answer to the definition of fake news, everybody adapts to what for them fits best. This is what fake news means: the creation of fake information.

Nowadays, fake news regarding agriculture and food has become progressively more popular. Some people say that palm oil is not actually harmful, others say it is devastating our world… so to who should we actually agree? The mistake we do now is that we believe. We believe in everything people tell us. We were taught to believe. And now, we teach to believe. Big companies such as Vape give us an excuse for using fertilisers “we need DDT, because the population is growing so fast and plants so slowly, it is not harmful.” WRONG! We are humans who have a wonderful gift: the possibility of thinking and having ideas and opinions. We should stop believing in everything and everyone. We can be capable of understanding that these companies are fooling us to gain money. We have to be careful and help each other.

DDT: “a synthetic organic compound used as an insecticide.” This is the most common definition, of a normal encyclopaedia on internet. The word: “synthetic” implies the danger and the damage this fertiliser causes to our wonderful home. The problem we face now is our population, and how fast it is growing. Many people think DDT is not bad because it actually helps us to not die of starvation. If it saves our lives, it ruins other ones. Bees are the most affected insect by DDT. If the whole species of bees were to extinct we would die, every single one of us would suffer a slow and painful death. In order for plants to reproduce they need pollen which is brought by bees. When we spray fertilisers we are restricting this process from happening, therefore leading us to death. I personally think it is really important to use the plural in these occasions. This is because “we” are a group of people and we work together; therefore, if one of us does something wrong we are wrong. We are all the cause of the destruction of the Earth. No matter if you are the best person in the world, you definitely have done something which has contributed to the elimination of the Earth.

Fake News has now played a massive role in our daily routines. Even if we don’t realise, we are reading and sharing fake information constantly. 82% of Italians are not able to recognize a fake news, shows the Infosfera Survey of 2018 (by the University of Suor Orsola Benincasa, Naples, Italy). This is a major problem because there are some people who believe in what they read and they can be emotionally and physically involved in something “fake”. Furthermore, the problem is still to come. Agriculture has been massively impacted by fake news because many people benefit of the ignorance of others. The environment and agriculture has to deal with the effects of fake news. The problem is that some people believe in what they read or watch and therefore might use it in the agriculture. The damage being caused is not only to us, humans but also to the ecosystems. It is not just a matter of killing bees; we also suffer of the causes of what people include in what we eat.

Once again what can we do in front of things that seem bigger than us? We should consider true and useful information in order to better utilize the limited resources we have on our planet and produce more food. There is a very antique remedy which can save us from the cruelty of fertilisers such as DDT. This can also save us from the dangers of fake news regarding agriculture. Not many people are aware of a unique method originally born in Bangkok, Thailand, inspired by the natural process of fermentation. A lady named Sornwan Sirisuntharin, better known as Pa Cheng started to use what is called Fervida. She comes from a very poor family that did not even have the money to give her an education. Unfortunately, when she was older she got really sick and she was about to die. Her family tried really hardly to cure her, she saw every type of doctor, but there was no cure for her illness. The family of Pa Cheng used to create fruit ferments for agricultural use. So an idea sparked in her mind, “if these ferments are so good for agriculture they might cure me”. As the days passed, the lady started assuming little doses of these ferments. She started to get better and better, until she completely eradicated her illness. Fervida is a concentration of good bacteria and microorganisms. She started using them more and more for agriculture and what she noticed was a great growth in the plants. Fervida can be prepared with any type of fruit or vegetable added with sugar which helps the fermentation. It has been proved that Fervida produces extremely powerful antioxidant compounds useful for our health and agriculture and can be a revolutionary type of fertilizer which is eco-friendly in every sense. This is why it is really important for people to start learning more about this incredible method of agriculture. This can help the destruction of fake news on DDT, since it is a new way of growing things.

A sixteen-year-old girl named Greta Thunberg once said “Our house is on fire…” And it really is. This is why we, the new generation and all the generations to come have to do something. In every article I write I say “you can make a change” I would like to be able to say that this time it is true. But it is not. The only thing I can say is that “We can make a change”. We are a social animal that tends to stay in packs like wolves do. However, things have changed and people got more and more greedy and selfish. This is the right time for us to go back to our origins and make things change. We need to stop fake news. We can stop fake news.

S.O.S tenibilità

schermata-2018-04-02-alle-12-18-30Report sulla sostenibilità in agricoltura, frutto dell’opera degli alunni di due V della primaria e una classe I della secondaria dell’Istituto Don Milani di Monte Porzio Catone, frutto di lavoro durato mesi. Oltre al valore del documento, le novità in tema di metodo gNe: docenti delle varie aree hanno dato un contributo  (dalla matematica in poi..) e il lavoro in verticale tra ragazzi della Primaria e i ragazzi delle Medie. Coordinamento di Barbara Forti, Alessandra Massimi, Ornella Silo,  Teresa Biancone, Franca Rapolla, Pietro Ilari, Carla Carletti.