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Gusto globale

Articolo/inchiesta sul cibo, il fast food, la globalizzazione dell’alimentazione della redazione della III media E dell’Istituto Vittorini di Messina, con il coordinamento della professoressa Rosa Martelli

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… altre foto della Giornata dei gNe il 27 maggio

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Il Pungolo, edizione Ambiente

Edizione speciale di 20 pagine sull’ambiente de Il Pungolo, periodico della scuola media dell’Istituto Comprensivo Santa  Teresa di Riva (Messina), a cura dei giornalisti nell’erba Sergio Lombardo, Alessandra Spadaro, Giuseppe Zanghi, Cristina Orlando, direttore responsabile Iliana Rifatto.


Cliccare qui per vedere l’intero giornale in pdf: Il PUNGOLO PER GIORNALISTI NELL’ERBA


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Terra, la nostra grande casa

Edizione Speciale di 28 pagine del “Pierino”, a cura della redazione di giornalisti nell’erba Giulia Crisafulli, Giorgia Altadonna, Federica Foti, Alessia Rigano, Matteo Lepori delle classi IV e V primaria dell’Istituto Santa Teresa di Riva (Messina) coordinati dall’insegnante Linda Cigala.


Cliccare qui per vedere l’intero giornale in pdf: EDIZIONE SPECIALE





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Pericoli del pianeta vivente

Articolo-inchiesta di Sebastiano Alesci, 12 anni, della II Media E,  Vittorini di Messina.

Ogni giorno i mezzi di informazione ci comunicano catastrofi naturali, più o meno prevedibili, che sembra diano la sensazione di una profonda ribellione della nostra vecchia madre terra. In effetti, gli scienziati da sempre ci hanno messo in guardia sugli effetti devastanti che si producono ogni giorno sul nostro pianeta, ma sono sempre visti come dei catastrofisti che vogliono ostacolare il progresso e lo sviluppo del genere umano. Nè si vuole considerare il fatto che il pianeta non è un astratto corpo che vaga nel sistema solare e in generale nell’universo, ma un astro vivente che risponde ad una delle leggi più naturale ovvero ha una reazione al dissesto climatico, geologico e di inquinamento e tende a stabilire un equilibrio. Per avere, una visione più comprensibile e visiva degli effetti che l’abitante principe del pianeta infligge, cioè l’uomo causa della maggiore parte dei danni, si potrebbe immaginare la terra come un essere che al caldo, riscaldamento globale da inquinamento ed effetto serra, oppone aria in movimento (tempeste tropicali, cicloni, ecc.). In pratica, come noi che se sentiamo caldo ci ventiliamo per raffreddarci, se siamo sporchi ci laviamo, la terra allo stesso modo si lava ed inonda e lo fa con grande sofferenza perché piange molto con la pioggia scrosciante, e così via per tutte le manifestazioni di vitalità che vengono manifestate come terremoti, eruzioni vulcaniche, ecc. Queste cose non possiamo dire che non si conoscono, gli studiosi del sistema globale di tanto in tanto lo ricordano a tutti, ma fino ad oggi si è voluto sempre pensare che in effetti tutto possa essere sopportato e assimilato. Se nell’universo si è creata la meraviglia delle meraviglie, il pianeta azzurro, e su di esso è nata la vita, cosa così strabiliante tanto da essere attribuita a Dio, non può essere distrutta da meschinità ovvero quello che produce l’uomo. Si è sempre detto che “nulla si crea e nulla si distrugge tutto si trasforma” ed è pur vero, ma continue immissioni di effetti distruttivi finiscono per non essere più trasformati e resi innocui. Read the rest of this entry »


S.O.S: ULTIMATUM DAL PIANETA TERRA

Inchiesta dei redattori della II media A dell’Istituto Elio Vittorini di Messina, insegnante Rosa Martelli.

Crescita demografica, progresso tecnologico e sviluppo economico stanno alla base dei principali cambiamenti ambientali. Nella società odierna assistiamo ad un’alterazione degli equilibri del nostro ecosistema. La logica del consumismo ha il sopravvento e l’atavico equilibrio, che i nostri avi sembrano aver gelosamente custodito e mantenuto, è ormai inesistente. Qualsiasi attività umana si muove in direzione diametralmente opposta ai bisogni del nostro pianeta. Basta “tuffarsi nel passato” per rendersi conto, come l’agricoltura, da sempre considerata un’attività rispettosa della natura, ultimamente ha favorito processi erosivi che inquinano il nostro ambiente. Arature del suolo troppo profonde, tecniche intensive di coltivazione, prelievo delle acque dei fiumi o, dalle falde freatiche, determinano gravi dissesti ambientali. Il fenomeno della “subsidenza” causato dalla deviazione di corsi d’acqua, correlata all’innalzamento del livello del mare, provocherà in un futuro, non molto lontano, la scomparsa di alcune città costiere, mentre a tutt’oggi assistiamo al processo di salinizzazione, che interessa alcune zone costiere dell’India, della Cina, ma anche, com’è facilmente riscontrabile, nella zona mediterranea. Particolarmente devastanti sono le alterazioni ambientali provocate dalla costruzione di laghi artificiali. Si calcola che nella superficie terrestre ne esistano oltre 10.000 mila, per non parlare di quelli di piccole dimensioni a servizio di micro aziende. La costruzione di un bacino artificiale, se da un lato arreca indubbi vantaggi all’economia di una regione, dall’altro può provocare modificazioni ambientali negative e calamità quali la sommersione di lunghi tratti vallivi col conseguente abbandono dei centri situati sul fondovalle. La realizzazione del lago Bratsk in Russia, ad esempio, ha comportato la delocalizzazione di 250 villaggi con 700.000 persone; la diga di Assuan sul Nilo ha richiesto il trasferimento di oltre 100.000 indigeni ed ha sommerso una delle regioni archeologiche più interessanti dell’Africa; il lago Tucurui, in Brasile, ha coperto 2.430 km. quadrati di lussureggiante foresta vergine. Un secondo inconveniente risiede nel fatto che gli invasi sono causa indiretta dell’erosione costiera. La natura si ribella a tutte queste forme di violenza, diventando lei stessa pericolo per l’umanità. Inondazione, esondazioni, eruzioni e frane sono i “doni” della natura, stanca di tanto scempio. Il Delta del Nilo, ad esempio, dopo la costruzione della diga di Assuan (1974) si ritira di circa 40 m. all’anno e in Italia i tratti costieri della Basilicata, situati presso le foci dei fiumi Agri e Sinni, che prima della costruzione avanzavano di cinque m. l’anno, ora si assottigliano di oltre un metro l’anno. Immediata è la risposta della natura. Read the rest of this entry »