“Sul clima nessuno ha la verità in tasca…”

di Sofia Stopponi, 17 anni, del liceo scientifico G. Alessi di Perugia

 Da un anno a questa parte un numero non irrilevante di scienziati e accademici (quasi 500) si sono uniti in un “global network” per sostenere la loro tesi: il riscaldamento climatico oggi in atto non è causato dall’azione dell’uomo ma è un fatto naturale. 

Il 23 settembre 2019 quattordici ambasciatori dell’European Climate Declaration hanno inviato una lettera intitolata “There is no climate emergency” ad António Guterres, segretario generale delle Nazioni Unite. Questi uomini, tra i quali l’italiano Alberto Prestininzi, professore universitario presso La Sapienza di Roma e Guus Berkhout, co-fondatore dell’ organizzazione scettica sul clima “Climate Intelligence Foundation” (CLINTEL), sostengono sei tesi che sintetizzano le opinioni di quella parte della comunità scientifica internazionale che nega l’urgenza climatica : 

1) Il riscaldamento è causato sia da fattori naturali che antropogenici. 

2) Il riscaldamento è meno rapido di quanto previsto. 

3) La politica del cambiamento climatico si basa su modelli inadeguati. 

4) CO2 è il cibo delle piante, la base della vita sulla terra. 

5) Il riscaldamento Globale non ha aumentato i disastri naturali. 

6) La politica climatica deve rispettare la realtà scientifica ed economica. 

Approfittando della sua disponibilità, abbiamo chiesto al dottor Lombroso, meteorologo e divulgatore ambientale italiano ,famoso per la partecipazione alla trasmissione TV “Che tempo che fa” e autore di diverse pubblicazioni tra cui “Apocalypse Now?”, di commentare queste sei tesi affermate dai Negazionisti. 

Riporto qui di seguito il testo originale preso dalla lettera inviata il 29 settembre 2019 con una mia sintetica traduzione e le relative risposte del dottor Lombroso:

 Il riscaldamento climatico a cui siamo sottoposti attualmente è da considerarsi come un semplice aumento naturale di temperatura dovuto solo in parte all’attività dell’uomo, come sostengono i Negazionisti ? 

Lombroso: “Le attività umane hanno causato un aumento di temperatura di circa 1°C negli ultimi 100 anni”. Questa è la frase chiave dello Special Report IPCC Global Warming 1.5°C, ma ormai sappiamo da molto tempo che l’uso di combustibili fossili, deforestazione, agricoltura intensiva e allevamenti intensivi influenzano il clima. Seguo questo problema da ormai trent’anni e purtroppo, sottolineo, purtroppo, ho visto che si è verificato quanto ci si aspettava e anche peggio. Le cause naturali, come variazioni di attività solare, cambi di orbita del pianeta, vulcani e altro influenzano il clima da sempre, ma con tempi lunghi rispetto alla scala umana e non riescono a giustificare i cambiamenti in corso oggi”. 

Il surriscaldamento globale procede in maniera più veloce del previsto? 

Lombroso: “La risposta è che sì, sta avvenendo tutto come noi avevamo previsto! Per alcuni impatti come il ritiro dei ghiacci artici marini, ondate di calore ed eventi estremi anche peggio. L’emergenza coronavirus è una cosa seria e ora pensiamo a questa, ma al termine dovremo agire per i cambiamenti climatici con la stessa forza, coraggio e urgenza”. 

Si può affermare che alcuni climatologi abbiano esagerato sugli effetti negativi dei gas serra e CO2? 

Lombroso: “Drasticamente, dico di no. I climatologi non hanno sbagliato. Purtroppo, di clima tutti si sentono legittimati a parlare, altrettanto di meteorologia”. 

La CO2 può essere veramente considerato un fattore positivo per l’ambiente come sostengono i firmatari del manifesto? 

Lombroso: “No, questa è una bufala gigante, antiscientifica. Potremmo fare il paragone con lo zucchero: in giusta dose è vita, ad alte dosi causa il diabete. Purtroppo, il potere delle lobbies dei combustibili fossili è forte e ricorda le campagne a suo tempo orchestrate dalle multinazionali del tabacco, che comprarono perfino i medici. 

Può essere considerata corretta l’affermazione che il Global Warming non ha causato l’intensificarsi dell’andamento delle catastrofi naturali? 

Lombroso: “Dunque, qui il tema è complesso; sugli eventi estremi fino a pochi anni fa c’erano molti dubbi, ma ora si vedono sempre più gli effetti del cambiamento climatico, soprattutto sulle ondate di calore, e iniziano a emergere evidenze anche sui temporali forti e sulle grandinate. Perfino le nevicate, pur nel complesso di un quadro di inverni più miti e meno nevosi, vedono un aumento di casi intensi causa del complesso fenomeno della amplificazione artica. 

Le preoccupazioni politiche rivolte ad azzerare le emissioni di CO2 le sembrano giustificate, essendo anche di origine naturale? 

Lombroso: “Il futuro deve vedere una decarbonizzazione spinta, con una riduzione drastica e urgente delle emissioni di tutti i gas serra e con l’abbandono rapido dei combustibili fossili. La sfida è immane, si parla di riduzioni del 7% all’anno fino ad azzerare le emissioni o addirittura farle diventare negative. I combustibili fossili devono essere visti e affrontati come una droga, da cui dobbiamo disintossicarci. Il problema va affrontato con le 5 fasi tipiche della cura di disintossicazione, il modello trans teorico del cambiamento: precontemplazione, contemplazione, prefazione, azione e mantenimento, lungo da spiegare, ma questo richiede un cambiamento anche di abitudini. 

In conclusione, secondo lei esiste o no un’emergenza climatica dovuta a fattori antropogenici? 

Lombroso: “Si, siamo in emergenza climatica. 

Come per il coronavirus, servono scelte politiche forti, urgenti e coraggiose che la popolazione deve con consapevolezza accettare e anzi chiedere a gran voce, per questo sostengo il movimento Fridays for Future, da quando ancora non era nota ed era semisconosciuta sono fan di Greta Thunberg e con orgoglio accetto di essere chiamato dai miei denigratori “gretino”. 

Come ci ha permesso di capire il dottor Lombroso grazie alle sue risposte, le tesi sostenute dai negazionisti climatici sono molto lontane dall’essere degli assiomi indiscutibili. Utilizzando le parole di Luca Mercalli “Sul clima nessuno ha la verità in tasca” ma è doveroso, almeno secondo noi ragazzi, che si faccia “piazza pulita” delle bugie. 

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