Insieme si può

di Feraco Mattia, 12 anni, Corigliano Calabro

Un pò di tempo fa, un gruppo di ragazzi della classe II A che stava studiando la sostenibilità ambientale, si trova, per motivi di studio, in una cittadella del Casertano in cui c­’erano molte aree inquinate. Decisi a dare il loro contributo per risanare l’ambiente si recano in una zona molto inquinata del posto e cercano di pulire, di annaffiare le piante, con il  fango ricoprono tutte le buche che si trovano sulla strada, ma l’inquinamento non è solo ambientale, vi sono molti tipi di inquinamento, acustico, atmosferico, alimentare, ben presto i ragazzi si rendono conto che  non bastava ripulire, bisognava fare molto di più.

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Per fortuna qualche giorno dopo la scuola organizzò una gara che  consisteva nell’addobbare  la propria classe con oggetti natalizi riciclati. Pur di vincere i ragazzi si recavano a scuola anche il pomeriggio, dopo aver finito i compiti. Tante le classi che parteciparono. Dopo una settimana arrivarono gli ispettori per premiare la classe vincente, tra le tante con ben 30 punti, la classe II A riesce a vincere il primo posto. I ragazzi si emozionarono tanto, vinsero 300.00 € come miglior classe addobbata dell’ istituto. Il giorno dopo a un ragazzo  venne l’idea di utilizzare quei soldi per continuare a risanare l’ambiente del casertano, ripulire un laghetto pieno di rifiuti che era di un colore verdognolo e una strada piena di buche in cui passavano tantissime macchine. Ma la somma di denaro vinta era esigua, allora si pensò di coinvolgere i cittadini, venne chiesto loro di donare dei soldi. In una settimana accumularono quasi 3000.00 € e così riuscirono ad aggiustare la strada e il laghetto, rimaneva soltanto da ripulire il prato, ma ci fu un grosso problema, non avevano più  fondi e tanta gente ancora continuava ad inquinare. I ragazzi ci rimasero molto male, non potevano fare più  niente. Il caso volle, però, che due giorni dopo la situazione cambiò.  Arrivò in classe un nuovo alunno di nome Giorgio, che saputo ciò che i suoi compagni volevano realizzare suggerì loro di fare un bilancio della classe per evitare gli sprechi e incentivare guadagni attraverso la raccolta della plastica e della carta. Per far questo i ragazzi coinvolsero tutte le classi dell’istituto. Tanti furono i proventi ai quali si aggiunse una donazione fatta dal papà di Giorgio, ricco imprenditore. I ragazzi riuscirono così, finalmente, nel loro intento, rendere quel posto un ambiente pulito, rimodernato, ma soprattutto sostenibile.

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