di Corino Giulia, 12 anni, Corigliano Calabro
Chiara, un pomeriggio di primavera, volle fare una passeggiata nel bosco con il suo cane Kiro.
Mentre camminava rimase scioccata nel vedere tutto il sentiero prima del parco del suo piccolo paese ”Trashland”, pieno di cartacce, piatti, bicchieri di plastica e bottiglie di vetro.
Il giorno dopo decise di informare della situazione l’insegnante della sua classe. La professoressa, colpita dal racconto di Chiara, organizzò una giornata ecologica, coinvolgendo tutta la scuola. Si decise per la domenica mattina.
Tutti gli studenti, gli insegnanti e persino il Dirigente Scolastico si ritrovarono davanti al sentiero che portava al bosco, armati di sacchi, scope e palette. Erano tutti entusiasti, perché si dava una mano alla natura e si ripuliva il bosco dai rifiuti di ogni genere. Ogni rifiuto venne riposto nell’apposito sacco e furono accumulati tanti sacchi di immondizia divisi per materiale, perché se ogni cosa viene messa al posto giusto, può essere riciclata e dare vita a nuovi oggetti.
La notizia della “giornata ecologica”, finalizzata a migliorare il bilancio della sostenibilità di Trashland, fu pubblicata anche sul giornalino della scuola e il Sindaco del paese da quel giorno rese obbligatoria la raccolta differenziata. Dopo un anno ci furono risultati positivi sul fronte della sostenibilità economica, sociale e ambientale del piccolo paese. Il paese fu anche premiato come il più virtuoso della regione, frutto dell’impegno costante e della forte determinazione degli abitanti di Trashland. La piccola cittadina non poteva più continuare a mantenere questo orribile nome e gli fu assegnato il nome di “Clean City”.