More crop for drop: un portale per monitorare l’acqua e le irrigazioni

EXPO2015 – INCHIESTA WHATEVER WATER settembre-ottobre 2015

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All’inizio della conferenza mondiale dell’acqua a Stoccolma, in agosto, l’Agenzia per l’Agricoltura delle Nazioni Unite ha annunciato l’arrivo di un nuovo portale di dati ad accesso aperto che, grazie alle immagini catturare dai satelliti, fornisce informazioni utile per un uso più efficiente e produttivo delle acque agricole in modo da aiutare i paesi con carenza idrica nel Vicino Oriente e Nord Africa a gestire al meglio la risorsa.

“Mancano a livello nazionale, nelle regioni aride, rapporti sulla produttività in relazione all’acqua e questi dati saranno la chiave per la creazione di sistemi agricoli sostenibili in zone con scarse risorse”, ha detto Jippe Hoogeveen, coordinatore del progetto e responsabile tecnico dei Rami Terra e Acqua delle Nazioni Unite Alimentazione e l’Agricoltura (FAO).

Stando ad un comunicato della FAO, attualmente tutti i paesi del Nord Africa e del Vicino Oriente soffrono già di una grave scarsità d’acqua, con conseguenze significative per l’agricoltura, che è l’attività che consuma la maggior parte delle risorse idriche della regione –e con l’intensificarsi dei cambiamenti climatici si avranno più frequenti e più lunghe siccità, che incidono gravemente sulla produzione alimentare.

L’obiettivo del nuovo portale di dati – iniziato a sviluppare nel mese di ottobre – è quello di raccogliere e analizzare le informazioni satellitari per migliorare la terra e la produttività dell’acqua e aumentare la sostenibilità dei sistemi agricoli. Tutte le informazioni saranno disponibili (open source) per i paesi e gli utenti che ne hanno bisogno.

Hoogeveen spiega: “Le immagini satellitari di rilevamento remoto offrono ai governi informazioni in tempo reale per quanto riguarda l’uso delle risorse naturali per la crescita e la produzione di cibo, così da poter operare valutazioni e miglioramenti delle pratiche agricole esistenti in chiave di efficienza e sostenibilità anche economica”

Mentre le tecnologie di telerilevamento rivoluzionano le possibilità di valutare la terra e l’acqua attraverso una maggiore copertura e l’acquisizione di dati, accade però che molti paesi non abbiano la capacità e le risorse per analizzare e lavorare con questi dati.

Tra le altre cose previste, quindi, c’è anche il supporto tecnico della FAO che aiuterà i paesi nel monitoraggio, individuando le lacune di produttività, proponendo soluzioni per ridurre queste lacune e contribuire ad un aumento sostenibile della produzione agricola.

Per permettere agli esperti per verificare i risultati a vari livelli e fare raccomandazioni appropriate su impostazioni diverse, la nuova banca dati sarà sviluppata in tre scale spaziali: livello continentale, di area e sui bacini fluviali.

“Informazioni avanzate e tecnologia della comunicazione svolgeranno un ruolo cruciale in tutto questo lavoro”, ha detto il coordinatore del progetto. “Queste informazioni devono responsabilizzare chi ne ha bisogno, tramite messaggistica SMS per gli agricoltori che operano in zone di carenza idrica a esperti dei paesi che possono utilizzare applicazioni più sofisticate per valutare le informazioni sui livelli dei bacini d’acqua.”

Il progetto quadriennale è finanziato dal governo dei Paesi Bassi e implementato dalla FAO in collaborazione con l’Istituto UNESCO-IHE per l’Educazione Acqua e altri partner.

A livello globale, l’uso dell’acqua è cresciuto a più del doppio del tasso di crescita della popolazione per la maggior parte del secolo scorso, e un numero crescente di regioni stanno raggiungendo il limite in cui i servizi idrici affidabili possono essere forniti.

Oggi l’agricoltura utilizza il 70 per cento di tutti i prelievi di acqua dolce in tutto il mondo e fino al 95 per cento in diversi paesi in via di sviluppo.

La crescente scarsità d’acqua è una grave minaccia per la futura sicurezza alimentare e la riduzione della povertà, soprattutto nelle zone rurali. Nelle regioni semi-aride, un numero crescente di poveri rurali non ha diritto e accesso all’acqua per la produzione alimentare, per il bestiame e per gli usi domestici.

Entro il 2025, saranno 1,8 miliardi le persone che verosimilmente vivranno in paesi o regioni con scarsità d’acqua “assoluta”, e due terzi della popolazione mondiale potrebbero essere in condizioni di “stress”.

Il progetto WHATEVER WATER #cmqacqua è realizzato in partnership con Nestlé Italia e Carlsberg Italia.

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