Unilever, in Italia zero rifiuti in discarica: come fanno? (12167)

WORKSHOP – Si fa presto a dire green

di Camilla Ruberti, Giada Molino, Sharon D’Andrea e Leonardo Pietrantoni

Unilever nasce nel 1930 dalla fusione di due società, una inglese e l’altra olandese, e ad oggi possiede molti dei marchi più diffusi nel campo dell’alimentazione, per l’igiene e per la casa. Ai nostri giorni è presente in 90 paesi con 200 filiali e si presenta come il gruppo più importante nel settore dei beni di largo consumo. Alcuni dei marchi che possiede sono: Lipton (bevande), Findus (surgelati), Algida (dolciumi), Slim Fast (alimenti dietetici), Calvé (condimenti), Svelto (detersivi), Calvin Klein (profumi), Knorr (cibi pronti), Axe (igiene personale), Athea (chimica), Milkana (prodotti a base di latte).

La loro missione è di “soddisfare esigenze quotidiane di nutrizione, igiene e cura della persona, con brands che aiutano i consumatori a sentirsi bene, ad aver un bell’aspetto e una vita più piacevole”. Dal 2010 hanno ridotto l’impatto dei loro rifiuti per utilizzo per singolo consumatore di circa il 7%. Il loro impegno è di dimezzare i rifiuti associati allo smaltimento dei loro prodotti entro il 2020. Per il loro impegno con i rifiuti hanno tre obbiettivi: ridurre gli imballaggi, incrementare il riciclaggio e i tassi di recupero, aumentare il contenuto riciclato.

Nel corso del 2012 hanno introdotto ricariche in diversi mercati, tra cui: Cina, India, Sud Africa, Regno Unito ed Italia. Il loro obbiettivo è “sviluppare e implementare un modello aziendale sostenibile per la gestione delle grandi quantità di sacchetti di scarto entro il 2015”. “Entro il 2020 il totale dei rifiuti destinato allo smaltimento sarà minore o uguale ai livelli del 2008, nonostante i volumi sono sensibilmente maggiori”, annuncia sul suo sito la multinazionale

 

——————————————————————————————–

 

L’INTERVISTA a Eric Barbizzi

Eric è un ragazzo di soli 9 anni ed è già responsabile delle pagine Esteri del giornale “Giornalisti nell’Erba”.  Lo è diventato grazie ad un concorso a cui ha partecipato a soli 6 anni. Oltre ad essere un ragazzo prodigio è anche un ragazzo molto devoto alla scuola, infatti in una recente intervista fattagli per Giornalisti Nell’Erba, alla domanda “come riesci a bilanciare questa tua passione con la scuola?” ha risposto che la scuola è sempre al primo posto, ma appena ha un attimo libero si dedica a questa sua grande passione che è il giornalismo . Auguriamo a questo ragazzo una carriera scolastica (e non solo) molto importante, perché se lo merita. Inoltre vorremo ringraziare la redazione di Giornalisti Nell’Erba che ci dà le possibilità di intervistare e di scrivere articoli.


Leave a Reply


>