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WORKSHOP – Si fa presto a dire green

di Camillla Ruberti, Claudio Giubilei, Sara Cannavò e Valeria SerafiniIII media Ist. Compr. via D’Azeglio, Frascati

Anche le certificazioni si stanno evolvendo e hanno raggiunto un livello in cui sono diventate di buona qualità. Oltre alle normali certificazioni (ISO 9001, ISO 14001 e OHSAS 18001) ne sono nate alcune che rendono le imprese più green (EMAS, ECOLABEL), Le certificazioni servono alle aziende perché indicano cosa fare quando si vuole, volontariamente, dare un percorso ambientale nel loro ciclo di produzione o in tutto il ciclo di vita dei loro prodotti. Sono un riconoscimento ufficiale di alcuni passaggi in direzione della sostenibilità. Ci sono certificazioni diverse perché ciascuna ha un metodo e un obiettivo. Alcune analizzano ad esempio la fase di produzione (come EMAS), altre il prodotto o il servizio (come Ecolabel) ecc.
Molte imprese italiane hanno aderito al programma del ministero dell’ambiente per le certificazioni di prodotti sostenibili.
Da questo si può dedurre che sta crescendo il numero di imprese interessate alle certificazioni di qualità ambientali con l’obiettivo di ottenere miglioramenti ambientali, economici ed organizzativi. Negli ultimi tempi, anche il consumatore viene coinvolto nel sistema di sostenibilità. Infatti si parla di “produzione e consumo sostenibili” (SCP). Altri strumenti per l’analisi della greenicità sono LCA e il GPP.

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