Come si misura la greenicità nel mondo (12155)

WORKSHOP – Si fa presto a dire green

a cura della II media A IC Don Milani, Monte Porzio Catone

Ogni prodotto GREEN, possiede un certificato che lo autentifica come tale.

I certificati green esistono per ogni sorta di prodotto (dal tostapane agli edifici). Per ogni tipologia di prodotti esistono diversi tipi di certificazioni, che a volte cambiano addirittura da stato a stato. Qualcuna prende in considerazione il prodotto stesso, altre i vari processi che gli sono dietro.

Per fare qualche esempio, in Italia c’è la certificazione IMQ-ECO  che è una “certificazione delle asserzioni ambientali di prodotto”, cioè verifica le dichiarazioni dei produttori che definiscono “green” i loro prodotti, aiutando così a distinguere ciò che è green dal greenwashing. Per quanto riguarda gli edifici green due certificazioni molto note sono LEED (Leadership in Energy and Environmental Design) per gli USA e BREEAM che vuol dire BRE Environmental Assessment Method, cioè “metodologia di valutazione ambientale del BRE, elaborata in Gran Bretagna ma oggi diffusa in tutto il mondo.

Le certificazioni sono dei certificati che comunicano al consumatore  che quel prodotto è in qualche modo ecologico cioè non danneggia l’ambiente. Servono per limitare i danni, ridurre insomma l’impatto dei prodotti e delle produzioni. Non sono perfette ma comunque necessarie, ancor di più se si parla di quelle europee.Per esempio l’ Ecolabel assicura che alcuni parametri ecologici siano rispettati da tutti i paesi europei.

Grazie ad un’intervista a Sergio Ferraris, giornalista professionista che scrive di scienza e tecnologia, è stato possibile rispondere ad alcune domande molto frequenti.

Le certificazioni green servono davvero?

“Le certificazioni servono se sono fatte da enti terzi, enti totalmente indipendenti da chi produce o vende un prodotto, che danno una certificazione totalmente obiettiva. Inoltre, se l’azienda che certifica è accreditata dal governo c’è una sicurezza maggiore che il prodotto sia green”.

Tra le certificazioni green ce ne sono alcune migliori di altre? 

Tra le certificazioni green, ce ne sono alcune migliori di altre, se però confrontate in uno stesso settore. Non si può comparare la TUV, specializzata nei prodotti manifatturieri, con la LEED o la BREAEM, specializzate negli edifici. Si può però paragonare la TUV con altre certificazioni specifiche per quello stesso settore.

I prodotti certificati sono facilmente riconoscibili dai consumatori?

“Di solito si, però è fondamentale leggere le etichette dei prodotti acquistati.  Per esempio oggi nelle etichette del prodotto è obbligatorio specificare se è presente l’olio di palma, come dicevo.

Tutto sta nel leggere l’etichetta, ma non tutti lo fanno o comunque non ne hanno la pazienza. Questo è un problema che ci si sta ponendo e si sta tentando di risolvere. Alcuni marchi come la TUV o la ECOLABEL sono più riconoscibili perché più noti”.


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