FFF, foto e fake

di Sofia Cesaroni, 17 anni, del liceo G. Alessi di Perugia

La foto incriminata, ritraente Via Toledo (Napoli)
La foto incriminata, ritraente Via Toledo (Napoli)

“Ecco cosa lasciano per terra i manifestanti per un mondo migliore”. Questo è il commento alla foto che ha girato tutto il web il giorno dopo il terzo Global Strike For Future. Venerdì 27 settembre sono stati oltre un milione gli studenti che hanno preso parte alla manifestazione in tutta Italia. Un milione di studenti che sono scesi in piazza per dimostrare che l’unione fa la forza e forse insieme si può veramente costruire un futuro. Un milione di giovani che si è sentito insultare il giorno seguente sui social per aver almeno creduto di poter cambiare le cose. L’immagine è, ovviamente, un falso: raffigura un cestino di via Toledo, a Napoli, in un sabato pomeriggio qualsiasi. Il 27 settembre il movimento dei Fridays For Future partenopeo si è presentato numerosissimo all’iniziativa ma nell’itinerario la via incriminata non era nemmeno presente.

Questa fake news ha contribuito a dare un’idea di maleducazione e inciviltà al movimento delle tre F. Il trambusto mediatico è stato causato dalle numerose polemiche che i Fridays For Future portano sin dalla loro nascita che non sono solo diffuse tra profili “comuni” ma anche tra personaggi di spicco. Purtroppo anche queste persone che influenzano il pensiero comune hanno contribuito alla diffusione delle fake news sulle manifestazioni e, in particolare, alla sua creatrice: Greta Thunberg. Numerose testate giornalistiche, infatti, hanno riportato la notizia della fotografia come vera e hanno additato la colpa proprio alla diciassettenne svedese, accusandola di far emergere il lato peggiore dei giovani. Ma se la nuova generazione si sta ribellando è proprio perché la vecchia non ha provveduto ad accorgersi dei pericoli dei cambiamenti climatici e, ora che sono più che evidenti, cerca in tutti i modi di affondare questa voglia di cambiamento.

Fridays For Future è un movimento reale e concreto ma scomodo; apre gli occhi a tutti coloro che in questi anni si sono finti ciechi. Per questo quando la fotografia è uscita le potenze hanno preso la palla al balzo e cercato subito l’attacco, anche a costo di confezionare la solita bufala mediatica. Il Global Strike non è un motivo per saltare la scuola o l’apoteosi di una maleducazione, etichetta che le generazioni vecchie vogliono per forza appiccicarci, ma un movimento necessario fatto da ragazzi che credono e sperano nell’avvenire e che solo con i poteri degli adulti si può realizzare. Noi ci mettiamo la faccia e l’intenzione, voi cosa fate?

Codice:1582308408660

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