Come pianifica la sostenibilità il Comune di Perugia?

di Manuela Tugliani, della redazione de La Siringa del liceo G. Alessi di Perugia

La sostenibilità ambientale è un principio strategico per la pianificazione a medio e lungo termine, sia per le aziende che per le amministrazioni che operano in un determinato territorio. 

Il Comune di Perugia, la nostra città, ha sviluppato un’ampia consapevolezza, con importanti risultati  in materia di  tutela dell’ambiente, che ha portato alla definizione, già nel 2002, di un programma di “Agenda 21”, che ha trovato il suo punto di arrivo nella definizione del “piano d’azione per lo sviluppo sostenibile”. 

Per questo motivo la redazione della Siringa ha deciso di intervistare il dottor Vincenzo Piro, dirigente dell’Area Risorse Ambientali Smart City e Innovazioni del Comune di Perugia.

Come definirebbe il bilancio di sostenibilità ambientale?

Nell’attività del Comune il bilancio per la sostenibilità ambientale è basato innanzitutto su un’adeguata conoscenza delle  criticità del territorio, nella definizione di ambiziosi obiettivi di miglioramento e nella realizzazione di programmi aventi la finalità di garantire ed assicurare la conservazione e la valorizzazione delle singole componenti ambientali, in coerenza con le direttive europee con gli strumenti di pianificazione territoriale.

È vero, come si dice, che spesso c’è un conflitto tra lo sviluppo economico e la tutela dell’ambiente?

Sicuramente in passato questo era vero; oggi è certamente possibile rilevare una maggiore attenzione, conseguenza di diffusa  cultura della tutela e valorizzazione del nostro ambiente. Nella mia esperienza posso dire che, negli anni più recenti, c’è stata sempre più attenzione non solo da parte dell’Amministrazione, ma soprattutto da parte dei cittadini e anche di tanti imprenditori che hanno compreso l’importanza di coniugare adeguatamente la crescita economica ed il rispetto per l’ambiente.

Le è mai capitato di dover bloccare per tutelare l’ambiente  degli interventi che avrebbero giovato a livello economico?

Sicuramente si, nel senso che ci sono state diverse esperienze durante la mia attività, di situazioni che non erano del tutto coerenti con gli obiettivi e con le strategie dell’Amministrazione in materia di tutela ambientale. Questi progetti  sono stati in qualche modo corretti, dove era possibile, o ne è stata negata l’attuazione.

Può elencare e spiegare tre esempi di progetti concreti che avete intenzione di svolgere per migliorare la vita dei cittadini a Perugia? Quali vantaggi o svantaggi ne trarrà l’ambiente?

In questo periodo noi siamo impegnati su diversi campi dell’azione dell’Amministrazione comunale. In particolare abbiamo da poco dato avvio ad un progetto di raccolta differenziata, con un sistema di raccolta porta a porta, che interesserà oltre 40 mila abitanti e ci permetterà di raggiungere su tutto il territorio livelli di raccolta differenziata più elevati e ben al di sopra di quelli che sono gli attuali obiettivi nazionali.  Un altro progetto di estremo interesse, chiamato “Futuro nel verde”, riguarda la valorizzazione e la miglior gestione delle aree verdi pubbliche, non solo per quanto riguarda la fruizione, ma soprattutto in funzione della loro funzione sociale ed ecologica, tenendo conto che nella nostra città il patrimonio del verde pubblico rappresenta una consistente aliquota del sistema urbano. In particolare, insieme all’Università di Perugia, stiamo progettando una struttura dove verranno collocati i servizi del parco e anche gli spazi destinati alle associazioni che gestiscono il parco, i quali verranno realizzati con una logica di ecocompatibilità. Infine, un altro progetto tratta la tutela dal rischio idrogeologico che i nostri uffici hanno avviato e stanno portando avanti per garantire  le migliori condizioni di trasformazione di tutto il territorio comunale senza incrementare i rischi.

“Facendo riferimento alla direttiva sull’economia circolare -spiega il dr.Piro- una convinzione dell’Europa è che nella maggiore attenzione alla salvaguardia del territorio si ritrovano quegli elementi di valorizzazione anche dello sviluppo economico.”  In conclusione quindi si sta raggiungendo la consapevolezza  che  l’ambiente è una grande risorsa che va tutelata, e che ignorare le necessità dell’ambiente porta sempre gravi danni, non solo alla qualità della vita e alla salute, ma anche all’economia.

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