ore 11.15 – Sala 3 Mula del Valadier
Elisa è solo l’ultima della pop star che è caduta nel tranello: alla prima critica al suo nuovo disco non ha resistito e con un post al vetriolo dai propri profili social contro il giornalista – forse poco sensibile – che ha commesso l’errore di esprimere la propria opinione, ha aizzato la folta schiera di follower. I fan non ci hanno pensato due volte e si sono subito schierati, con insulti e minacce di morte, in difesa della loro beniamina. Questo è solo l’ennesimo esempio di odio che si propaga nell’etere.
Cyberbulli ed haters sono il fenomeno che si alimenta grazie alla comunicazione 2.0, quella che viaggia in Internet: dietro lo schermo di un pc, di uno smartphone, di un tablet. Giovanni Ziccardi nel suo libro L’odio online – Violenza verbale e ossessioni in rete, cerca i confini dell’hate speech: perché, se da un lato odiare è un diritto, bisogna ben conoscere i doveri giuridici delle proprie azioni, anche quelle che avvengono nel web.
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Giovanni Ziccardi, professore di Informatica giuridica e coordinatore del corso di perfezionamento in Informatica giuridica presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Milano. I suoi principali ambiti di ricerca riguardano la criminalità informatica le investigazioni digitali e i diritti di libertà. Ha pubblicato, sempre per Raffaello Cortina Editore, Internet, controllo e libertà (2015).
Francesca Dragotto, docente di Linguistica Scienze della Comunicazione Università di Roma Tor Vergata, autrice di Non solo marketing. L’altro modo di comunicare la pubblicità.