A #GNE2016 anche 3 corsi per giornalisti (10 cfp dell’Ordine)

copertina verticale webA GNE2016 il 27 maggio anche tre corsi per giornalisti – Prenotazioni sulla piattaforma Sigef – 10 crediti in un giorno

 

 

 

 

 

 CORSO 1

Tra sprechi e rifiuti (4 crediti)

Dalle ore 10 – Sala 1 Mura del Valadier

Con

Walter Regis, presidente Assorimap

Giancarlo Longhi, presidente Coripet, già Direttore Generale Conai e Assografici

Monica Pasquarelli, giornalista, membro CDA Coripet. Ha scritto per Lupetti le due edizioni di  “Trash.edu manuale antispreco per trasformare i rifiuti in risorsa”

Marco Lucchini, direttore generale Fondazione Banco Alimentare

Modera

Giorgia Buzachechi, vicedirettore di gNe

 

Tra rifiuti urbani, come risorse e materie di circular economy, e sprechi alimentari, un viaggio formativo e pratico, con gli esperti, per capire e informare correttamente sulle questioni riguardanti i rifiuti e sulle relative implicazioni economiche, per fare chiarezza e saper distinguere l’eccedenza dallo spreco alimentare, lo spreco dagli scarti, lo spreco in ottica sociale dallo spreco in ottica ambientale, lo stadio del consumo dagli stadi a monte. La normativa in Italia messa a confronto con gli interventi legislativi dei principali paesi europei e degli USA e un aiuto pratico, in 7 casi, per leggere i dati, le indicazioni delle fonti più affidabili e come districarsi tra termini troppo spesso abusati (es. biodegradabile, biocompostabile, ecosostenibile, ecocompatibile…).

Strumenti operativi e normativi per capire e informare correttamente sui rifiuti e sugli sprechi alimentari. Elementi su circular economy con i rifiuti. Sprechi alimentari in ottica ambientale e sociale e normativa italiana ed europea a confronto.

Obiettivi: fornire ai giornalisti le conoscenze e gli strumenti operativi e normativi necessari per capire e informare correttamente sulle questioni riguardanti i rifiuti e sulle relative implicazioni economiche.

Fare chiarezza e saper distinguere l’eccedenza dallo spreco alimentare, lo spreco dagli scarti, lo spreco in ottica sociale dallo spreco in ottica ambientale, lo stadio del consumo dagli stadi a monte. Offrire una panoramica dell’evoluzione normativa in Italia volta a favorire il recupero di eccedenze alimentari a fini di solidarietà sociale, confrontandola con gli interventi legislativi dei principali paesi europei e degli USA.

Prima parte

Rifiuti urbani: problema o opportunità? Strumenti operativi e normativi per capire e informare correttamente sui rifiuti – la plastica in particolare – Elementi su circular economy con i rifiuti.

Sessione introduttiva: i rifiuti

cosa è il rifiuto in genere (definizione di imballaggi, primari secondari terziari; fotografia attuale dell’Italia e dei principali paesi europei)

la recentissima indagine conoscitiva dell’anti trust in materia di rifiuti (IC49 dell’8 2016, criticità e orientamenti)

DOCENTE: Walter Regis, presidente Assorimap

Sessione centrale: il contesto nazionale ed internazionale

c- Il quadro normativo europeo ed Italiano (principi della responsabilità del produttore; chi inquina paga. Nascita di Conai e consorzi di Filiera)

d- Come si raccolgono e riciclano i rifiuti plastici. Casi pratici e analisi dello scenario globale italiano includendo sia il sistema Conai i consorzi autonomi .

e – Un caso pratico di circular economy come si chiude la filiera delle bottiglie in PET (applicazioni del rpet e bottle to bottle molto attuale in Italia al momento)

 DOCENTE: Giancarlo Longhi oggi presidente Coripet, in passato Direttore Generale di Conai e prima ancora Assografici.

Sessione operativa: – Come verificare le fonti ed i comunicati stampa ? Strumenti operativi
Un aiuto pratico a leggere i dati, indicazioni delle fonti più affidabili e come districarsi tra termini troppo spesso abusati (es. biodegradabile, biocompostabile, ecosostenibile, ecocompatibile…).
Questa parte si svolge attraverso 7 casi pratici in cui trovano applicazione le informazioni precedenti con l’indicazione delle fonti da consultare per verificare i dati forniti.

DOCENTE: Monica Pasquarelli, giornalista, autore della guida ed oggi membro del CDA di Coripet. In passato ha scritto per Lupetti le due edizioni di “Trash.edu manuale antispreco per trasformare i rifiuti in risorsa”. Ha collaborato con le maggiori case editrici di scolastica per revisionare nei volumi le parti relative ai rifiuti ed al riciclo.

Al termine della prima parte del corso, a tutti i partecipanti, verrà gratuitamente consegnato un volume in cui troveranno una serie di strumenti operativi e dove rintracciare fonti, vocabolario ambientale di base, riferimenti normativi, ecc.

 

Seconda parte

Spreco alimentare, se lo conosci lo eviti

“Buttiamo via il cibo di una seconda Italia”, “Natale: Il 40% del cibo andrà sprecato”, “Supermercato butta cibi in scadenza: nel cassonetto carne, frutta e verdura”.

La riduzione dello spreco alimentare è una sfida sempre più importante nell’attuale contesto di crisi economica globale, di mercati instabili delle commodity agricole, di nuovi problemi di povertà alimentare anche nei paesi avanzati, di crescente consapevolezza ambientale, ed è oggi al centro di un ampio dibattito a cui partecipano cittadini, realtà sociali, imprese, policy-maker e studiosi. Un argomento che sempre più necessità informazione corretta.

L’obiettivo è fare chiarezza e saper distinguere l’eccedenza dallo spreco, lo spreco dagli scarti, lo spreco in ottica sociale dallo spreco in ottica ambientale, lo stadio del consumo dagli stadi a monte.

Inoltre, si intende offrire una panoramica dell’evoluzione normativa in Italia volta a favorire il recupero di eccedenze alimentari a fini di solidarietà sociale, confrontandola con gli interventi legislativi dei principali paesi europei e degli USA.

Docente

Marco Lucchini

Marco Lucchini è Direttore Generale della Fondazione Banco Alimentare Onlus dal 1992. Nel 1989 ha partecipato alla costituzione della Fondazione Banco Alimentare, prima Food Bank in Italia. Dal 1990 al 2012 è stato Amministratore nel Consiglio della Fédération Européenne des Banques Alimentaires (FEBA) di Parigi. Dal 1991 al 2011 ha partecipato al coordinamento di aiuti alimentari in Italia e all’estero in eventi di calamità naturali o conflitti bellici.

Nel 1997 è stato ideatore dell’evento “Giornata Nazionale della Colletta Alimentare”. Nel 2002 ha promosso la “Legge del Buon Samaritano” sulla distribuzione dei prodotti alimentari a fini di solidarietà sociale in Italia e, dal 2003, dello sviluppo delle Food Bank e della Giornata Nazionale della Colletta Alimentare in Brasile, Paraguay, Cile e Argentina.

È Componente del Comitato Nazionale per la Sicurezza Alimentare, membro del Tavolo Permanente di Coordinamento per gli aiuti alimentari agli indigenti in Italia, presso il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali (MPAAF) e partecipa a Bruxelles ai lavori della Direzione Generale della Commissione Europea per la Sanità e la Sicurezza Alimentare (DG Sante) sui temi della lotta allo spreco alimentare.

In collaborazione con

Assorimap

è l’ Associazione Nazionale Riciclatori e Rigeneratori di Materie Plastiche. Attiva dal 1978 per rappresentare le aziende che riciclano o rigenerano materie plastiche pre-consumo e post-consumo, nell’ambito dei consorzi nazionali previsti dalla legge e in altri ambiti pubblici e privati. Si stima che le aziende riciclatrici che aderiscono ad ASSORIMAP reimmettendo nel ciclo produttivo scarti, rifiuti o avanzi di materie plastiche rigenerati o riciclati, trattano circa l’80% dell’intera quantità prodotta a livello nazionale. ASSORIMAP e’ associata a CONFIMI IMPRESA – Confederazione dell’Industria Manifatturiera Italiana e dell’Impresa Privata.

Fondazione Banco Alimentare onlus

si occupa della raccolta di generi alimentari e del recupero delle eccedenze alimentari della produzione agricola e industriale e della loro ridistribuzione a strutture caritative sparse sul territorio che svolgono un’attività assistenziale verso le persone più indigenti.

(corso promosso da Ordine Giornalisti, Giornalisti Nell’Erba, Assorimap, Banco Alimentare)

 

 

CORSO 2 (3 crediti)

Clima & Energia, storie da (saper) raccontare

Dalle ore 14 – Sala 1 Mura del Valadier

Con

Flavio Galbiati, meteorologo, fisico dell’Ambiente

Gianmaria Sannino, responsabile laboratorio ENEA di ”Modellistica climatica e impatti”

Veronica Caciagli, giornalista, presidente di Italian Climate Network, ha seguito tutte le ultime COP.

Giorgia Burzachechi – vicedirettore di Giornalisti Nell’Erba, ha seguito a Parigi COP21

Massimo Scalia, fisico matematico, docente del corso di Modelli di Evoluzione nelle Scienze Applicate per Matematica e del corso di Fisica Ambientale per Scienze Ambientali. E’ padre dell’ambientalismo scientifico in Italia

Giovanni Mazzitelli, fisico nucleare, Primo Ricercatore INFN, impegnato nelle diffusione di una diversa cultura scientifica (e in ricerche su fisica delle alte energie e acceleratori di particelle)

Sergio Ferraris, giornalista professionista, direttore di QualEnergia. Delegato per la Qualità dell’Informazione scientifica e per l’Innovazione dell’Informazione di FIMA (Federazione Italiana Media Ambientali)

Marco Fratoddi direttore di La Nuova Ecologia e Segretario Generale di FIMA.

 

Corre l’anno 2015-2016, ed è l’anno del clima. E’ l’anno di COP21 (e di COP22), quello in cui per la prima volta nella storia quasi tutti i paesi del mondo hanno partecipato e approvato (ma non ancora sottoscritto) un accordo comune per cercare di limitare i cambiamenti climatici e mettere in atto azioni per potersi adattare a quelli che sono in corso e che sono comunque previsti, in ogni caso, qualunque cosa l’umanità faccia.  Con chi è stato a Parigi e alle altre COP, con chi si è occupato a fondo di vari aspetti della sfida globale più importante di tutti i tempi, proviamo a tracciare una mappa di punti fondamentali. Cosa c’è da sapere per fare corretta informazione? E come farla?

L’accordo di Parigi prevede la riduzione delle emissioni di CO2 in tutto il mondo. Questo si traduce in piani energetici nazionali da rivisitare in tutti i paesi del globo. Cina, America, Africa… ma anche Italia. Cosa si sta facendo? Quali sono le soluzioni? Tra nucleare e rinnovabili, tra fonti fossili ed economie in subbuglio, cosa si deve sapere per poter fare corretta informazione?

(corso promosso da Ordine Giornalisti, Giornalisti Nell’Erba, FIMA)

 

 

CORSO 3 (3 crediti)

Sostenibilità, tutti i modi per dirlo

Dalle ore 17.30 – Sala 1 Mura del Valadier

Con

Irene Bruschi, Ricercatore IEFE (Istituto per l’Economia ambiente e l’energia dell’Università Bocconi di Milano), coautrice del Report dell’Osservatorio sulla Green Economy

Laura Cutaia, responsabile Laboratorio Valorizzazione Risorse ENEA

Riccardo Taverna (Sustainability & CSR Management Director, Aida Partners)

Annaluce Licheri (avvocato specializzato in diritto d’autore e diritto su Informazione e Stampa)

Federico Rossi (Fondatore Sintesi Comunicazione, autore di “Comunicare la Sostenibilità”)

Giuseppe Lanzi (giornalista, amministratore delegato di Sisifo Italia, specializzata in comunicazione ambientale)

Paola Bolaffio, giornalista, direttore di Giornalisti Nell’Erba

 

Economia circolare e linguaggio della sostenibilità. Nella prima parte di parla di circular economy. Il 2 dicembre scorso la Commissione europea ha adottato un nuovo pacchetto di misure sulla cosidetta “economia circolare”. Si tratta di iniziative per facilitare il riciclo e il riuso di risorse e prodotti e per diminuire gli sprechi. Sembra che debba girare tutto. L’acqua e il suo ciclo, la materia prima che diventa prodotto e torna alla fine materia prima (seconda), il calcolo degli impatti ambientali lungo il ciclo di vita dei prodotti… E la nuova economia sostenibile. Dobbiamo aspettarci che l’attuale modello economico possa divenire spontaneamente di tipo circolare. Cosa significa davvero? Quali implicazioni comporta? Come raccontarlo ai lettori?

Case history:

Consorzio CiAl, Coripet, Novamont, NonSonoRifiuti, Tyrec4Life

Nella seconda parte, si cerca una via per informare e comunicare i percorsi green delle aziende. Tra gattini, greenwashing e “insostenibili” bilanci di sostenibilità, quant’è difficile comunicare la greenicità. E quanto è difficile informare sulla sostenibilità.

Il giornalismo – tra inchieste sui veleni, cityzen journalism dei comitati, indagini giudiziarie,  data journalism, conferenze, convegni e appuntamenti internazionali, la green economy e l’economia circolare –e la comunicazione – tra green award per le aziende, risultati raggiunti, nuovi prodotti che si attribuiscono il prefisso “eco”, di nuovo l’economia circolare e la green economy, e soprattutto bilanci di sostenibilità – non hanno trovato ancora nel nostro paese la strada maestra per arrivare al grande pubblico. E sempre più spesso, nei fatti, si intersecano tra loro, unendosi in ibridi matrimoni native-advertising. Anche l’ambiente deve trovare i suoi efficaci “gattini”?

Case hystory:

Carlsberg Italia

 

(corso promosso da Ordine Giornalisti, Giornalisti Nell’Erba, FIMA)

 

 

Un pensiero riguardo “A #GNE2016 anche 3 corsi per giornalisti (10 cfp dell’Ordine)”

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