Taranto-Brasile, da solo a remi: “il coraggio di cambiare” (9664)

Intervista di Bianca Attiani, 14 anni, e Caterina Stacchiola, 15 anni, di Roma,  a Giovanni Altavilla.

L´ho detto a me stesso, ad alta voce, per essere sicuro che la mia parte più razionale avesse sentito.
L´ho ribadito affinché il mio corpo accettasse la decisione e smettesse di tremare.
E poi ancora una volta, per farmi coraggio e riprendere a respirare.
È iniziata così la mia avventura attraverso l´Oceano Atlantico…
Una traversata in barca a remi da compiere in solitaria, senza scali e senza assistenza.
Partirò dal Salento e cercherò di approdare in Brasile.
Sopravviverò bevendo acqua di mare filtrata, nutrendomi di pesce e cibi liofilizzati.
Vivrò di albe da sogno, tramonti mozzafiato e cieli stellati che solo l´Oceano e le sue notti buie possono concedere.
Dovrò sopportare la solitudine, la fatica, le ferite alle mani e le piaghe.

Così scrive sul suo sito Giovanni Altavilla, salentino di 31 anni che ha trovato il “corraggio di scegliere di cambiare vita, d’inseguire la propria natura e i propri sogni, il coraggio di sbagliare”, e che sta per partire con una barca a remi di 7 metri per un viaggio di 10 mila km di mare da solo. Salperà da Taranto quest’estate ed ha un continente da raggiungere, l’America Latina.

Come ti è venuta l’idea di affrontare questo viaggio ? non hai paura?

L’idea è sempre stata in uno stato embrionale dentro di me, ho sempre cercato il contatto col mare in modo più intimo e solitario possibile. Amo il mare, molto meno la spiaggia, per farvi capire cosa intendo.. Poi un giorno ho sentito di barche progettate per lunghe traversate a remi, di storie col sapore di altri tempi. Così ho superato la paura iniziale (quella vera, quella che precede la decisione) e ho scelto di mettere anima e corpo in questo progetto.

Quando partirai? La tua decisione di partire in quel periodo è dovuta a qualche ragione particolare (ad esempio venti e maree ecc..)?

Partirò tra Luglio ed Agosto per cercare di avvantaggiarmi sulle perturbazioni tipiche della fine dell’estate ma al contempo per non arrivare nell’ Oceano Atlantico in piena stagione degli uragani. Le miglia del Mediterraneo saranno le più dure e quelle senza punti di riferimento passati. L’oceano ha dei precedenti che mi rendono più tranquillo anche se di recente sono state riscontrate anomalie meteo-marine rispetto alle normali condizioni.

 Sappiamo che il viaggio richiederà molto tempo, quanto di preciso ?

Saperlo di preciso è impossibile. Abbiamo stimato circa 7 mesi. Attraversare il Mediterraneo sarà una dura lotta, magari durissima che potrebbe richiedere più tempo del previsto.

Come ti organizzerai per i viveri ?

La maggior parte della cambusa sarà composta da cibo liofilizzato, leggero e compatto. Poi avrò integratori alimentari soprattutto vitaminici e tutto il pesce che sarò capace di pescare. Per bere avrò a disposizione un sistema per dissalare l’acqua di mare.

 E invece per la notte come farai ?

La notte non dormirò a lungo. Farò per lo più dei sonnellini di circa 20′ intervallati da uno sguardo di controllo all’orizzonte. Con mare agitato sarò ben assicurato al pagliolato della mia cabina con un casco di protezione. Nelle notti con mare calmo e prive di luna resterò sul ponte a godermi lo spettacolo della volta celeste.

 Porterai qualche tipo di strumentazione per la rotta?

Certo. Avrò tutti gli strumenti necessari ad orientarmi nell’infinità dell’oceano. Gps, bussola..

Ti sei dovuto o ti stai preparando fisicamente e\o psicologicamente per affrontare il viaggio?

La preparazione è fondamentale e serve a cementificare la motivazione che c’è alla base, lavorando su resistenza e resilienza. La preparazione fisica si svolge in palestra o a bordo della barca ed è finalizzata alla tenuta del corpo allo sforzo prolungato.

Sarai accompagnato da qualcuno o sarai da solo ? E se sarai solo come combatterai la solitudine? In caso di pericolo come ti organizzerai?

Sarò solo. Non ci saranno mezzi di supporto e l’unico contatto con la terra sarà tramite un telefono satellitare.

In caso di pericolo (tempeste) cercherò di rallentare la corsa della barca con ancore galleggianti e mi assicurerò in cabina.

Quant’è grande la barca ?

7,2 metri, in fibra di vetro.

Ritornerai nello stesso modo o prenderai altri mezzi?

Mi piacerebbe tornare a bordo di una nave per rivedere con altra prospettiva e velocità tutto quel mare..

Una volta arrivato in Brasile quanto tempo ti fermerai ?

Non ho idea.

 Avrai degli strumenti per la comunicazione?

Radio Vhf per la comunicazione con le unità vicine e tel satellitare per i contatti con il team di supporto e gli affetti.

Non ti dà fastidio o curiosità non sapere cosa accadrà in Italia, soprattutto visto gli ultimi eventi?

No. Avrò da sopravvivere e piano piano si creerà un mondo parallelo che vivrà di dinamiche sue che esulano dai ritmi e dalle convenzioni a cui siamo abituati.

Ci sarà qualcuno ad accoglierla in Brasile ?

Spero di si!


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