Sai la misura della greenicità di un cheeseburger? (12110)

WORKSHOP – Si fa presto a dire green

di Alba Pietrantuono, 22 anni, Roma

Quanto contribuiscono al riscaldamento globale le cose che facciamo ogni giorno? Come capire quando un prodotto è davvero ecosostenibile? Scopriamolo insieme.

Preferite mangiare un cheeseburger sotto casa invece che prendere un treno e andare a casa di vostra nonna a pranzo? Scelta sbagliata. Non solo perché non passerete del tempo con vostra nonna e non mangerete cose genuine, ma avrete anche inquinato l’ambiente. Proprio così, un cheeseburger equivale a 30 km in treno. Pensate di scrivere una mail invece di recavi a casa di qualcuno?

Rifletteteci bene, un anno di mail inquina come 300 km in auto; inoltre, ogni volta che accendete un computer state emettendo la stessa impronta di carbonio di un volo di andata e ritorno da Glasgow a Madrid. Per permettere all’intero sistema produttivo italiano di migliorarsi c’è bisogno che tutto il Paese sostenga l’innovazione ambientale. Ma soprattutto è importante capire quanto ognuno, nelle scelte e nei piccoli gesti quotidiani, è fondamentale in questo cambiamento.Anche quando si pensa di vivere in modo green a volte in realtà si fa il contrario: pensate che “il 90% dei prodotti che crediamo essere ecologici in realtà non lo sono”, dice Fabio Iraldo,professore associato di Management ambientale all’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, direttore della Ricerca IEFE (Centro di ricerca Politiche economiche energetiche e ambientali alla Bocconi), cofondatore di Cesips, centro inter-universitario per lo sviluppo della sostenibilità (Politecnico di Torino e Università di Genova), al workshop “Come si misura la greenicità?” organizzato da Giornalisti Nell’Erba all’Università di Roma Tor Vergata.

Allora come scegliere uno stile di vita realmente green? Una via semplice sta nella capacità di valutare quanta anidride carbonica (CO2) viene prodotta attraverso le scelte più semplici: qual è la meta del vostro viaggio, che mezzo di trasporto usate, che prodotti acquistate, se lasciate la tv in stand-by, e così via. Ma soprattutto occorre imparare a leggere bene le etichette e a controllare se ci sono le dovute certificazioni… Insomma, per diventare completamente green bisogna essere prima di tutto ben informati.

 

Greenwashing: non è tutto green quello che è verde

“Greenwashing” è un neologismo inglese nato per indicare la tendenza da parte di aziende, società o organizzazioni  a presentare al consumatore i propri prodotti e comportamenti come ecosostenibili per risultare attenti all’ambiente agli occhi del cliente. Spesso le aziende che attuano politiche di greenwashing hanno il bisogno di nascondere delle scelte incompatibili con la sostenibilità ambientale o comportamenti che mettono addirittura a repentaglio la salute del pianeta. Il greenwashing è quindi a tutti gli effetti una pubblicità, un’immagine ingannevole che l’azienda in questione  mostra ai propri consumatori.

cod. conc. 0505132935


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