Spreco energia, interviste a confronto

Interviste a confronto su sprechi e ottimizzazione delle risorse, a cura di Greta Cimoli, 11 anni, della VA del Convitto Nazionale Maria Luigia di Parma, classe coordinata da Salvatore Pizzo.

Sull’argomento dello spreco energetico illustrato nel lavoro collettivo della mia classe ho ritenuto di effettuare delle interviste per raccogliere alcune opinioni sull’argomento da parte di persone professionalmente impegnate sul territorio parmense, selezionate perché a contatto con tante persone e quindi portatrici di tante altre esperienze, oppure perché direttamente impegnate (per lavoro o per libera scelta) nel settore in analisi.

Gli intervistati sono:

A. Annalisa Tomasi, Ammistratore Cooperativa Sociale

 

B. Andrea Passera, Operatore bancario

 

1.    Per limitare lo spreco energetico, sono più importanti i comportamenti delle singole persone o le leggi?

A. Penso che siano più importanti i comportamenti delle singole persone, anche se le leggi non possono certamente considerarsi poco importanti.

B. Penso che siano più importanti le leggi

2.    Pensa che nelle persone dei Paesi più ricchi, ci sia sufficiente conoscenza del mondo dell’energia e delle conseguenze che genera il suo spreco?

A. Penso di no, forse sarebbe opportuno procedere con maggiori campagne di informazione.

B. Penso di no

3.    Quali sono i primi tre comportamenti individuali che si dovrebbero mettere in pratica per limitare lo spreco energetico?

A. Limitare l’uso dell’automobile (utilizzare maggiormente i mezzi pubblici), non generare temperature eccessive nelle proprie case con i sistemi di riscaldamento,  chiudere i rubinetti quando possibile durante le operazioni di igiene personale. 

B. Installare sistemi isolanti sulla propria abitazione, utilizzare mezzi pubblici e fare la “raccolta differenziata”

4.    I Paesi più ricchi del mondo stanno facendo abbastanza per contenere o risolvere il problema?

A. Penso proprio di no;  se avessero fatto di più oggi non saremmo così arretrati sul tema.

B. Penso proprio di no.

5.    Perché?

A. Credo ci siano forti interessi economici che tendono a rallentare la cultura del risparmio energetico.

B. Perché ci sono ancora troppe automobili alimentate a combustibili fossili (benzina e gasolio)

6.    Lo spreco energetico incide molto sulla crisi economica?

A. Sicuramente si

B. Relativamente

7.    Se fosse Presidente dell’Europa, cosa chiederebbe ai singoli Stati membri per contenere o risolvere il problema?

A. Chiederei degli interventi educativi nelle scuole, a partire dalle primarie. E’  fondamentale portare le persone (fin da piccole) a capire che lo spreco energetico è una cosa sbagliata per moltissimi motivi.

B. Chiederei di darsi regole più rigide e provare ad imporle anche ai Paesi extra-europei

8.    Sarebbe disposto a pagare di più elettricità, gas e carburanti per aiutare la ricerca scientifica e tecnologica nel campo del contenimento dello spreco energetico? (immaginiamo di aggiungere una quota al prezzo di questi servizi da destinare interamente ai centri di ricerca)

 A. Assolutamente si

B. Si ma solo a fronte di forti agevolazioni fiscali per l’acquisto e installazione di sistemi orientati al risparmio energetico (come ad es. i pannelli solari o automobili elettriche)

cod. conc. 1103112954

 

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