Auditorium Scuderie Aldobrandini, ore 10.30
L’educazione allo Sviluppo Sostenibile è parte integrante dell’Agenda 2030. E’ uno dei cardini per raggiungere gli obiettivi. Ma in Italia si fa? E come si fa? Esiste un luogo comune? Esistono figure specializzate e riconosciute per formare i formatori e gli educatori? A che punto è il Miur sul percorso verso l’educazione alla sostenibilità? E’ solo a scuola che si dovrebbe fare l'”educazione”? E’ una disciplina o piuttosto una cultura?
Prosegue il discorso iniziato grazie ad EarthDay Italia al Villaggio per la Terra 2018. In quell’occasione, giornalistinellerba.it ha raccolto varie EduStories dai protagonisti dell’educazione allo sviluppo sostenibile. Cerchiamo ora di fare il punto della situazione
Il ragionamento, guidato da Giuditta Iantaffi e Ilaria Romano coordinatrici nazionali Rete Docenti gNe e delegate Educazione e Formazione, sarà collettivo in una mezz’ora di incontro informale tra
Alessandro Vienna, della Direzione Generale per lo Studente, l’Integrazione e la Partecipazione del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Giulia D’Agata, del Segretariato ASviS, referente per i gruppi di lavoro sull’Educazione allo Sviluppo Sostenibile e per il goal 6, 7, 13, 14 e 15
Michela Mayer, del consiglio direttivo di IASS (Italian Association for Sustainability Science) nonché componente dello CNES Unesco Agenda2030 e di Environment and School Initiatives International No Profit Association (ENSI INPA)
Roberta Cafarotti, direttrice scientifica di Earth Day Italia
Alessandra Perri, eco-psicologa e formatrice fondatrice di Ecopsychelab-Ecopsicologia Applicata al Cambiamento Climatico e alla Sostenibilità