Agricoltura e fitotecnologie (12061)

WORKSHOP – Si presto a dire green

di Valentina Giovinazzi, Francesca D’Ottavi, Alessandra Olivieri, Chiara Santoni, Daniel Nardi, Beatrice Arduini classe II C dell’I. C. di Frascati

 

L’agricoltura biologica deve rispettare certi criteri, per essere tale. Questi criteri sono:

1) Drastica limitazione all’uso di concimi minerali di sintesi

2) Limitazione all’uso dei fitofarmaci di sintesi

3) La rotazione delle colture

4) Utilizzo intensivo di concimi organici

5) La scelta di specie e varietà tradizionali

6) La lotta alle malerbe

7) La protezione dei nemici naturali dei parassiti.

I principali vantaggi consistono nell’aumento della sostanza organica del suolo che migliora la porosità del terreno consentendo di trattenere meglio l’acqua e far passare più aria utile per far respirare le radici. Inoltre, i lombrichi trovano maggior nutrimento e le gallerie che essi scavano aumentano ulteriormente questi effetti positivi. Un altro vantaggio della pratica dell’agricoltura biologica consiste nel minor uso dei concimi minerali e fitofarmaci che dovrebbe garantire alimenti più sani. Le fitotecnologie, ovvero l’utilizzo delle piante per risanare i terreni contaminati e rendere migliore la qualità dell’ambiente, e come biofabbriche di composti utili, possono rappresentare una valida soluzione per garantire catene produttive per ottenere alimenti salutari e nutrienti, anche capaci di guadagnare la fiducia dei consumatori sempre più attenti alla qualità dei prodotti alimentari. Questa visione accomuna molto da vicino, quindi, il mondo della ricerca scientifica e il mondo della produzione agroalimentare.Nel centro scientifico di Tor Vergata abbiamo scoperto che l’uso dei compost è una delle tecniche di base dell’agricoltura biologica. Infatti, la produzione dei compost è facile e si pratica per piccoli appezzamenti e persino per i giardini delle nostre case. Ma i residui chimici sono assenti solo nei prodotti biologici? Contrariamente a ciò che si crede, nell’agricoltura biologica alcune pratiche possono essere dannose, ci spiegano gli esperti. Per esempio grandi quantità di rame (uno dei pochi elementi ammessi come fitofarmaco nel biologico) può inquinare il suolo e produrre effetti tossici nell’ecosistema locale. Quando i fitofarmaci sono utilizzati rispettando le norme di legge e i buoni criteri agricoli d’uso, gli alimenti sono altrettanto sicuri e sani. Le tecniche agrarie convenzionali, praticate correttamente come ci tiene a ribadire la professoressa Cinzia Forni, biologa e docente di fitotecnologie all’Università di Roma Tor Vergata, presentano numerosi vantaggi rispetto a quelle biologiche:

• Le maggiori quantità di alimento prodotte il minor tempo di lavoro e di manodopera hanno come conseguenza che il prezzo dei prodotti è più basso e in alcuni casi dimezzato

• L’uso di fitofarmaci può impedire lo sviluppo di muffe parassite e delle pericolose sostanze tossiche da esse prodotte

• L’uso di concimi azotati migliora la ricchezza in proteine del grano e, di conseguenza, anche la qualità della pasta che viene con esso prodotta

 

cod. conc. 2304131556


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