gNe per me è… (8222)

di Paola Bolaffio

Giornalisti Nell’Erba è un’avventura speciale, l’adrenalina sale insieme alla sensazione di essere una vera rete, sempre più forte, sempre più unica.

La consapevolezza di tenere in mano i fili rossi che uniscono migliaia di giovanissime eccellenze italiane, che fanno salire in alto anche la voce di quei docenti che fanno la Scuola italiana  che tutti vorremmo, mi rende orgogliosissima e cancella ogni anno la fatica immane di un’organizzazione retta sul volontariato di pochi. Quest’anno eravamo un paio a tempo pieno a cui si aggiungono altri tre che hanno dedicato negli ultimi mesi a volte anche 22 ore al giorno a Giornalisti Nell’Erba.  

Uno sforzo incredibile, anche dal punto di vista economico: coloro che – come l’Ordine dei Giornalisti, la Provincia di Roma e pochi altri amici di gNe – hanno aiutato a sostenere il progetto non hanno potuto contribuire che per circa il 15% dei costi.

Uno sforzo che è ripagato dai bellissimi “regali” che ci fanno, ogni giorno e ogni anno, ormai da sei anni,  i nostri gNe, bambini, ragazzi, docenti e genitori del nostro Paese, con i loro favolosi talenti.  Ripagato dalla ansiosa, nervosa, frenetica eccitante giornata di giovedì scorso, in cui  in pochi metri quadri della nostra redazione centrale a Colonna, in provincia di Roma e nel verde, si sono incontrati gNe ventenni di Milano, gNe di 10 anni di Palermo, gNe diciassettenni di Roma, giornalisti professionisti di Torino, in collegamento telefonico con ricercatori, direttori di giornali, inviati speciali, altri gNe di Livorno e di ogni dove d’Italia e di ogni età per discutere della scaletta delle tavole rotonde e dei panel discussion che erano in programma per venerdì. Ripagato dalle lacrime da mamma italiana (anche se un po’ fuori dalle righe, confesso) che, oltre all’orgoglio  per le sue quattro, ne sente tanto per Andrea, Claudia, Mattia, Eric, Martina, Giorgia, Francesca, Laura, Arianna, Giovanna, Camilla,  Francesco, Sofia, Odo, Helodie…

Uno sforzo in cui credono in molti, a partire da tutti coloro che sono qui oggi, e sono tanti. Come coloro che hanno voluto offrire i premi ai vincitori. Come le associazioni e gli enti, i relatori e i moderatori, tutto lo staff, volontari in nome di un sogno.

Uno sforzo che ci auguriamo sarà da oggi accompagnato dal sostegno di nuovi “contagiati” che hanno deciso di crederci e condividere questo sogno.


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