Lago per tutti, cemento per nessuno (11494)
A Roma, nella zona di largo Preneste, si trova un lago naturale. Fino ad ottobre del 2013 pochi abitanti erano a conoscenza di questo lago. Nato per caso, durante la costruzione di un centro commerciale, è emerso in una delle zone più densamente popolate d’Italia ma allo stesso tempo si è andato ad innestare affianco al, già esistente, Parco delle Energie, un miraggio di verde in cui il verde urbano pro-capite non rispetta le norme del Piano Regolatore. La “battaglia” che si è innestata è tra cittadini, costituitisi in un Forum territoriale, e istituzioni. I primi vogliono che venga tutelato il verde, i secondi danno priorità ad un progetto di ricostruzione edile.
Un’inchiesta di Veronica Di Benedetto Montaccini, 21 anni – Nicola Gesualdo, 29 anni – Veronica Pavoni, 22 anni – Michele Trotta, 25 anni
Ringraziamenti a Giusi Palomba e a Giordano Pennisi (Riprese video del 12 ottobre 2013 http://www.scattomancino.com/)
cod.conc. 1002114230
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sabato, marzo 8th 2014 at 1:45 pm |
Bellissimo, ce l’ho quasi vicino casa e non ne sapevo nulla….
sabato, marzo 8th 2014 at 4:50 pm |
L’ennesima ribellione della natura sulle bruttezze umane!
sabato, marzo 8th 2014 at 7:07 pm |
Un’inchiesta bellissima! Non conoscevo la storia e questo approfondimento mi ha spinto ad interessarmene e a conoscere meglio una zona di Roma ignorata e dequalificata!
sabato, marzo 8th 2014 at 7:31 pm |
Bellissimo reportage. Efficace ed estremamente fruibile, riprese ben fatte e montaggio particolarmente attento. Nonostante la durata di quasi 9 minuti non si scade mai nella noia né si finisce per perdere il filo del discorso, davvero un buon prodotto.
sabato, marzo 8th 2014 at 8:13 pm |
Ottimo lavoro! Complimenti 😉
lunedì, marzo 10th 2014 at 10:47 am |
Bravi ragazzi, davvero una bella inchiesta.
Storia affascinante, quasi surreale, un lago che nasce dal nulla, simbolo della forza dirompente della natura.
E con il lago avete portato a galla molte delle constraddizioni della nostra società: inquinamento ambientale, mala politica, isolamento sociale.
L’inchiesta esprime al meglio l'”equipaggio per il cambiamento”. La comunità che si riappropria dei propri spazi, che tornano ad essere aperti, liberi, gratuiti. Una comunità che esprime una voglia di ritorno alle origini, anche culturali. La rivalorizzazione del luogo di incontro, culto della cultura italiana, che si sta perdendo a causa dell’egemonia di una società consumistica, rappresentato dal progetto supermercato. La critica ad una politica troppo spesso mossa da scelte miopi e personali, come rappresentato dal progetto dell’ennesimo polo universitario.
Un forte esempio di come le cose si cambiano con la partecipazione sociale.
Complimenti!