Il mare

Simone Di Blasio, 18 anni, del Liceo Scientifico “F. Enriques”, di Ostia, cullato dalle onde si è abbandonato in una ricerca oltre i confini del mare…

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E cosa c’è di più ingannevole dell’orizzonte delineato dal contatto tra il cielo e il mare? Qual è quella linea sottile che separa il confine dall’ “oltre”?

Come si suppone, il mare è il più grande enigma posto da Dio all’uomo:  la prova ultima, a tratti facile, ma pur sempre la più grande fonte di “cupiditas” dell’uomo.

Sono ormai millenni in cui l’uomo considera il mare come principale rivale del proprio limite, e ciò è più che evidente notando il modo in cui antichi cantastorie, poeti, menestrelli, oratori, fino ad arrivare a scrittori più contemporanei, descrivono il mare come una sorta di seconda personalità dell’animo umano.

È come se fosse un alter-ego da sconfiggere brutalmente, per poter trovare la pace interiore, cercando di utilizzare ogni propria energia fisica come scopo ultimo il proprio obiettivo prefissato.

Expo: la vetrina d’Italia non va sporcata

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Chiara Brozzi e Benedetta Tedeschi, della redazione de La Siringa, II F Liceo Scientifico “G.Alessi” di Perugia, hanno intervistato il “collega” giornalista Piero Colaprico, di La Repubblica, riguardo alcuni temi che hanno accompagnato i lavori dell’esposizione universale made in Italy.

IMG_20150221_095429Centinaia di studenti affluiscono al Centro Congressi Capitini: qualcuno porta chitarre, batteria e tastiera, qualcuno stringe in mano la chiavetta dove ha montato la sua inchiesta video, qualcuno è in costume teatrale e altri sventolano le bandiere della coscienza civile e della speranza: Sabato 21 febbraio è una festa, è il convegno regionale di Libera dedicato al tema “Pianeta bene comune” .

Si parla di ambiente, di cibo, delle terre confiscate alla mafia che rinascono grazie al lavoro di tanti volontari. E si parla di Mafia ed Expo. L’Expo è l’Esposizione Universale che l’Italia ospiterà dal primo maggio al 31 ottobre 2015 e sarà il più grande evento mai realizzato sull’alimentazione e la nutrizione. E, come d’altronde ogni grande evento, anche l’Expo ha attirato su di sé gli sguardi degli affaristi torbidi e criminali.
Per vederci chiaro abbiamo avuto modo di intervistare l’ospite della giornata, Piero Colaprico, sì proprio il giornalista di La Repubblica che ha coniato il termine Tangentopoli, lo stesso che ha condotto l’inchiesta sulla corruzione intorno all’Expo.