We can save the planet? (7460)

Articolo di Odo Paganelli, 15 anni, di Bologna.

La TERRA, il pianeta in cui viviamo sta tentando di comunicare con noi da molto tempo, ma noi non ascoltiamo,  eppure sono parecchi i segnali: cambiamenti climatici, terremoti, uragani e nonostante tutto continuiamo a comportarci come se tutto quello che stiamo vivendo non ci riguardasse, come se non fossimo noi responsabili, come se non fosse colpa dei nostri comportamenti poco etici.

Il prossimo 31 marzo 2012 alle ore 20:30 è stata proclamata l’ORA DELLA TERRA!

Dalle 20:30 alle 21:30  tutto il mondo si spegnerà,  in tutto il pianeta un gesto semplice e concreto dovrebbe ricordarci che dobbiamo iniziare a cambiare i nostri comportamenti per intervenire contro il riscaldamento globale.

Il riscaldamento globale oggi è la più grande minaccia per  il nostro pianeta. Un pianeta che si surriscalda altera sia  i modelli climatici, che dell’approvvigionamento idrico, modifica la crescita stagionale delle piante e deteriora  in  modo irreversibile la  vita sostenibile per noi  e per la fauna selvatica del mondo. Il cambiamento climatico è già cominciato, ma non è troppo tardi per agire. C’è ancora tempo per noi tutti per  essere parte della soluzione.

L’anno scorso ho visto un documentario sulla più grande discarica di rifiuti in Brasile e sulle persone, uomini donne e bambini,  che lavorano lì, che non hanno altra possibilità che vivere cercando di recuperare dai rifiuti materiali ancora riutilizzabili nel processo industriale. Ho riflettuto su quanto siamo egoisti, perché non ci poniamo mai nell’ottica di chi è costretto a smistare i nostri rifiuti,  e forse un po’ di responsabilità  da parte di tutti nel trattare i rifiuti potrebbe risparmiare sofferenze e malattie a chi  è costretto a manipolarli.   Quello che mi ha colpito è un lavoratore di questa discarica che diceva: “99 non è 100, e una sola persona può fare la differenza”.

Voglio pensare anch’io “Anche uno solo può fare una grande differenza”

Oggi, stiamo vivendo tempi molto duri e difficili.

In tempi di difficoltà, dove si deve cercare la soluzione?  Dove trovare un  antidoto al senso di impotenza?

Non può essere questo il momento per avere una grossa opportunità di cambiamento,  per  una vita piu’ sobria rispetto alle risorse naturali ma più ricca  di  creatività. Basarsi su un Bilancio Energetico Nazionale incentrato su efficienza e risparmio energetico e sulle fonti rinnovabili per sostituire carbone, gas e nucleare; un bilancio energetico capace allo stesso tempo di ridurre i consumi e di creare occupazione sostenibile.

Penso alla piastrella  PAVEGEN, ogni volta che qualcuno cammina sulla piastrella Pavegen, l’energia rinnovabile viene raccolta; la tecnologia converte l’energia cinetica in energia elettrica che può essere immagazzinata e utilizzata  per svariate  applicazioni.

Penso alla tecnologia KITE GEN (che si basa sul principio  dell’aquilone) un progetto che costituisce un’evoluzione rispetto al modo attuale di sfruttamento dell’energia eolica, un progetto che potrebbe dimostrare di ottenere prestazioni  competitive  e concretamente sufficienti a risolvere la crisi energetica mondiale.

Modificare le nostre fonti di approvvigionamento di energia e contestualmente ridurre i consumi; sfruttare meglio le tecnologie e utilizzare meno carta, rendere le città più verdi; parlare non solo di Prodotto Interno Lordo ma anche di Qualità della Vita delle Persone.

Cambiare i nostri attuali modelli di vita per  salvare l’ambiente naturale e per proteggere molto di più….

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