A proposito di equipaggi per il cambiamento… San Patrignano e GSE (11520)

di Rebecca Vitelli, 19 anni, di Carpineto Romano (Roma)

“Attacca il tuo carro ad una stella”

Ralfh Waldo Emerson

La comunità di San Patrignano, fondata nel 1978 da Vincenzo Muccioli, è forse uno degli esempi più concreti e consolidati di un eterogeneo equipaggio, impegnato in un viaggio, anche interiore, verso il cambiamento; che sia quello dei suoi ospiti o quello di un mondo che ci si sforza di far divenire di giorno in giorno più sostenibile. La comunità che, attualmente, accoglie circa 1300 persone, tra cui oltre 70 bambini, offre loro una casa; possibilità di studio; di esperienze lavorative e, soprattutto l’occasione di cambiare il corso della propria esistenza. San Patrignano, infatti ospita ragazzi e ragazze che nella vita sono incappati nel vortice della droga e della tossicodipendenza, li aiuta a rialzare la testa, a credere finalmente in se stessi ed a reinserirsi nella società. Il percorso, spesso alternativo al carcere, si svolge in maniera innovativa, prevede programmi individuali, strutturati sulle specifiche necessità dei singoli, uniti a quelli di gruppo, in cui ciascuno collabora nel settore in cui, secondo le sue passioni e le sue capacità, è stato inserito. La comunità diventa una sorta di grande famiglia, del cui equilibrio e miglioramento ciascuno è responsabile. Oltre che scuola di legalità e di vita, San Patrignano è anche scuola di sostenibilità, da anni, infatti, sono stati avviati progetti volti a tutelare e valorizzare l’ambiente. La comunità, circondata da 260 ettari di terreno si è industriata, nell’ultimo decennio, ad utilizzare, per l’irrigazione dei campi, l’acqua piovana del proprio bacino di raccolta, che ha una capacità di circa 25.000 metri cubi. La struttura, inoltre, è dotata, da circa 20 anni, di un impianto di cogenerazione, la cui centrale, utilizzando metano, fornisce acqua calda e fredda ai residenti. Nel giugno 2012 è stato inaugurato dall’ex presidente del Senato, Renato Schifani, nell’ambito della Giornata Mondiale Contro la Droga, un impianto fotovoltaico da 50 kwatt che fornisce l’energia, a basso impatto ambientale, necessaria a soddisfare i fabbisogni della comunità e immette sul mercato la quantità eccedente. La realizzazione è stata resa possibile dalla collaborazione con Enel e GSE per un progetto che prevede la costruzione di impianti di fonti rinnovabili all’interno di organizzazioni di utilità sociale. In questo ambito ad oltre 30 ragazzi è stata data la possibilità di seguire corsi di formazione nel settore delle energie alternative. L’acquisizione di tali competenze fornirà, loro, una carta in più da spendere al momento del reinserimento nella realtà lavorativa una volta fuori dalla comunità. Lo spirito di eco-sostenibilità non rimane circoscritto all’interno di questa,
comunque ristretta, realtà, si diffonde a numerose organizzazioni sociali ed associazioni no profit grazie al patrocinio del Gestore dei Servizi Energetici (GSE), che punta con il suo progetto, alla sostenibilità ambientale coniugata ad un vantaggio economico. Per quanto dispendiosa, infatti, l’installazione di pannelli fotovoltaici all’interno di questi centri, ha evidenti risvolti positivi, non solo dal punto di vista ambientale. Alla riduzione delle emissioni di CO2 corrisponde, infatti, quella dei costi di approvvigionamento dell’energia, i risparmi così ottenuti vengono investiti nella formazione professionale, in settori che, probabilmente, saranno predominanti nel nostro futuro, offrendo quindi notevoli possibilità occupazionali. San Patrignano é la dimostrazione di come gli sforzi, di un equipaggio composto da chi è riuscito a trasformare un incidente di percorso della propria esistenza in un’ opportunità, possano essere messi al servizio della propria rinascita e della collettività.

cod. conc. 2602143750


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