Collegamenti spaziali (9319)

Gli astronauti in partenza e quelli ancora in orbita nella stazione spaziale internazionale sono pronti a rispondere alle domande dei ragazzi. Le occasioni sono tante e la vita dell’astronauta in una navicella spaziale è un argomento interessantissimo oltre a fornire spunti di riflessione per coloro, come i gNe impegnati nella settiman edizione del Premio Giornalisti Nell’Erba, che indagano sull’Essenziale. Un calendario fitto, quello di Nasa, Esa e Asi. Dopo l’intervista di Pio dal Cin a Samantha Cristoforetti seguita in diretta su hangout di google+ lo scorso 15 febbraio (e quella della Rai visibile QUI – per provare a contattarla direttamente su google+, questo è il suo profilo), tra i prossimi appuntamenti c’è il collegamento con la Stazione Spaziale Internazionale grazie al primo hangout della Nasa del 22 febbraioQUI i dettagli.

Il 23 febbraio, invece, si potrà incontrare Luca Parmitano, il sesto astronauta italiano pronto al decollo verso la ISS previsto per il prossimo maggio. Un’opportunità per topi di biblioteca e Spacetweeps: presso la Libreria Assaggi a Roma, sabato 23 febbraio con inizio alle ore 15:00, l’appuntamento. Migliaia di utenti Twitter hanno apprezzato i simpatici tweet di @Astro_Luca durante la sua preparazione per la missione Volare, in addestramento a Star City, al Centro Astronautico Europeo ed al Johnson Space Center. Parmitano, Maggiore dell’Aeronautica Militare Italiana – rende noto l’ESA – passerà sei mesi a bordo della Stazione Spaziale Internazionale grazie ad un accordo con l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e la NASA. La missione è prevista a fine maggio.

Altra magnifica occasione per veder da vicino come è organizzato un ente spaziale, è quella offerta da ESA-ESRIN il 18 e 19 marzo, quando verranno aperte le porte agli studenti delle elementari e delle medie. QUI i dettagli.

 

A proposito di Parmitano L’Agenzia Spaziale Italiana fa sapere che “l’’astronauta è in Italia in questi giorni prima di iniziare la fase finale del suo addestramento. Durante la sua permanenza, Parmitano ha avuto e avrà molti appuntamenti, soprattutto con gli studenti dei Convitti Nazionali di Roma, Napoli e Torino, per raccontare la sua prossima avventura nello spazio. Parmitano è il primo della nuova generazione degli astronauti dell’ESA a essere stato assegnato a una missione sulla ISS ed è, inoltre, maggiore dell’’Aeronautica Italiana. La missione si chiamerà VOLARE, un nome fortemente evocativo dell’Italia nel mondo. La nuova missione spaziale avrà l’obiettivo di promuovere il futuro dell’esplorazione spaziale dell’Europa e il ruolo che l’’Europa ha sulla Stazione attraverso l’’ESA. Sarà la prima di lunga durata per l’’Agenzia Spaziale Italiana: Parmitano sarà lanciato dal cosmodromo di Baikonur il prossimo maggio e resterà sulla ISS circa sei mesi.
Questa opportunità di volo è stata assegnata all’’ASI dalla NASA e nasce da un Memorandum bilaterale diretto NASA/ASI, in base al quale ASI ha fornito all’ente spaziale statunitense tre moduli pressurizzati abitativi (MPLM – Multi Purpose Pressurized Module) e il PMM (Permanent Multi Purpose Module) per la ISS. Durante la missione, Luca sarà impegnato in più di 20 esperimenti scientifici per ESA e ASI, molti dei quali sono basati sul know how italiano: dovrà svolgere come membro di equipaggio della ISS un’ampia e articolata attività di sperimentazione, pianificata dal crew office della NASA.
Luca Parmitano ha incontrato, per primi, gli studenti del Convitto Nazionale di Roma, circa 1.100 allievi che hanno potuto ascoltare il futuro astronauta italiano raccontare come si diventa astronauti, come ci si prepara e quali attività realizzerà sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS). Parmitano ha esortato gli alunni del Convitto ad amare i propri studi e in generale quello che si fa, “perché la passione nello studio porterà risultati”.
Per gli studenti dei Convitti Nazionali l’incontro con Luca è un momento di approfondimento e conoscenza di un settore come quello spaziale, capace di offrire grandi opportunità di sviluppo occupazionale. L’obiettivo è avvicinare le nuove generazioni al mondo dello spazio e cercare di far nascere in loro la passione e la conoscenza di attività avanzate nelle quali l’Italia ha un ruolo di primo piano in campo internazionale. Luca Parmitano ha riservato ai giovani molta attenzione, ricordando come si può diventare astronauta, il percorso di preparazione e la fatica di allenarsi per un lavoro così particolare. Dietro la sua missione di volo c’è tutto il sistema Italia che si è preparato e coordinato ad alti livelli per il successo di questa attività. Gli appuntamenti nei convitti saranno anche occasione per mostrare non solamente il Made in Italy di alta tecnologia, ma anche il nostro cibo e la nostra cultura gastronomica che accompagneranno gli astronauti sulla ISS.
“Questa presentazione di Luca Parmitano nel Convitto – ha dichiarato Enrico Saggese, presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana – ha lo scopo di trasmettere l’entusiasmo e la gioia dell’astronauta alle nuove generazioni: Parmitano è un ambasciatore dell’Italia nel mondo della tecnologia avanzata. Ma è anche un ambasciatore per le nuove generazioni: spero che le avventure sulla ISS ispirino i giovani in settori che danno lustro all’Italia e in settori in cui il nostro Paese è all’avanguardia, come l’aerospazio”.
La missione di Luca Parmitano avrà il nome di VOLARE e sarà rappresentata da una Soyuz che con una scia tricolore avvolge la Terra e traccia il percorso della Stazione Spaziale Internazionale. Il decollo è fissato il 29 maggio dal Cosmodromo di Baiknur, quando razzo russo Soyuz TMA-07M con i tre componenti della Expedition 36/37 partiranno alla volta della ISS. Oltre a Luca Parmitano, nell’equipaggio ci saranno il comandante russo Fyodor Yurchikhin e la statunitense Karen Nyberg. A novembre dello stesso anno la Soyuz TMA-09M lascerà la ISS per rientrare a Terra.
La partecipazione di Luca Parmitano all’equipaggio della missione ISS 36/37 conferma il ruolo di primo piano che il nostro Paese ha nel settore spaziale e, in particolare, nell’attività di ricerca a bordo ISS. Completata la costruzione della Stazione, è iniziata la fase di utilizzo a tempo pieno di questo avamposto spaziale dell’umanità. L’Italia ha un ruolo fondamentale nell’utilizzo scientifico della Stazione ed è stata anche il Paese che ha partecipato alla sua realizzazione molte dei moduli abitativi, circa il 50%, sono stati costruiti a Torino”.

 

Se infine volete fare domande all’ESA (European Space Agency) o all‘ASI (Agenzia Spaziale Italiana) o agli astronauti italiani Paolo Nespoli, Samantha Cristoforetti e Luca Parmitano inviatele a info@giornalistinellerba.org/passato/passato e vi faremo avere le loro risposte.


Leave a Reply


>