Coccolino, l’orsetto ambientalista? (12186)

WORKSHOP – Si fa presto a dire green

di Anselmi Valentina e Wanda Soldati, III media, Frascati

“Unilever rivoluziona il mondo”. L’ introduzione di fonti energetiche a basso impatto ambientale e di nuove tecnologie per ottimizzare il ciclo di produzione, sono diventati la priorità di questa azienda, assicura il team leader della sostenibilità di Unilver Italia Ugo De Giovanni. Se i criteri di sostenibilità sempre più rigorosi fossero applicabili a tutti i 17 miliardi di prodotti Unilever acquistati ogni anno nel mondo, si tratterebbe davvero di una rivoluzione.

L’ obiettivo, infatti, è diminuire, entro il 2020, le emissioni di CO2 del 40% per tonnellata di prodotto. Un ulteriore traguardo che si vuole raggiungere è ridurre di 1/3 il totale del packaging, puntando verso la produzione di formule concentrate, recuperando così gli scarti e diminuendo del 65% l’ utilizzo dell’ acqua in fase di produzione.

Tutto ciò ha avuto già qualche buon risultato: in quattro anni la quantità di anidride carbonica rilasciata è diminuita del 31.5%. Questo si può dire anche grazie all’ “intervento” della CHP (Combined heat and power plant, cogenerazione). Come si legge in una scheda diffusa da Unilever al workshop di Giornalisti Nell’Erba, questa tecnologia ha permesso, in Europa, di evitare il rilascio di 50.000 tonnellate di CO2 nell’ atmosfera e di risparmiare 10.000.000 di €.

Tra il 2010 e il 2012 Unilever ha registrato una riduzione del packaging del 9.5%. Ulteriori obiettivi sono stati raggiunti nei quattro stabilimenti di Unilever presenti in Italia, (Casalpusterlengo, Sanguinetto, Caivano e Pozzilli, considerati  tra i più avanzati in Europa per dimensione, sicurezza, tecnologia, rispetto dell’ambiente e produttività).Nel 2011 è stato evitato il rilascio di circa 20.000 tonnellate di CO2, che avrebbero avuto effetti disastrosi sull’ ambiente, spiega l’azienza: questo buon risultato è stato ottenuto grazie ad un approccio integrato per l’ efficienza energetica che agisce attraverso metodi del tutto naturali. Infatti vengono utilizzati sistemi fotovoltaici e tubi solari. A Caivano è stato installato un sistema aerobico per la produzione di biogas. Questo contribuisce a ridurre le emissioni di 1000 tonnellate di anidride. Grazie a particolari vasche di riciclo, presenti in tutti i siti italiani, nello stesso anno, gli stabilimenti hanno consumato 200.000 metri cubi di acqua in meno rispetto all’ anno precedente.

A voler bene all’ ambiente è anche l’immagine del dolce e profumato orsetto Coccolino. Questo simpatico pelouche vuole trasmettere un messaggio ben preciso e cioè “Più cura al tuo mondo”.  “Dobbiamo amare l’ ambiente come amiamo la nostra famiglia, prendendocene cura come faremo con i nostri cari”, spiega Matteo Iegri di Unilever. Ulteriore obiettivo della multinazionale, infatti, è quello della sensibilizzazione dei consumatori, responsabili molto spesso di un uso poco sostenibile dei loro prodotti.


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