Storie mute

Opera di Aureliana La Pusata, 20 anni, di Barrafranca (Enna)

“Tutte le sere, alle sette e trentasette  del martedì e del venerdì una ragazza con il cappotto a fiori prende il bus 14 in direzione Stadio.

Tutti i giorni, alle otto e quarantatrè, o alle otto e cinquanta, una bici sfreccia verso la zona ovest della città.
Tutti i giorni, alle sei e quarantacinque, un ragazzo sulla trentina apre la saracinesca del bar all’angolo, poi s’accende nervosamente una sigaretta e aspetta il primo cliente del mattino: è un professore sulla cinquantina con gli occhi grigio-ghiaccio, ordina un macchiato e lo beve amaro e bollente, ma prende sempre una bustina di zucchero.
In ogni istante, a questo incrocio, si intrecciano segreti, si allacciano in un groviglio inestricabile migliaia di storie, migliaia di vite. Senza toccarsi, sfiorandosi appena o rimanendo legate per sempre.

(nell’impaginato, tutto il testo)

 


 

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *