Economia circolare spiegata ai ragazzi

di Mario Bucaneve, 16 anni, della redazione de La Siringa (Liceo G. Alessi) di Perugia, coordinamento di Annalisa Persichetti

immagine-economia-circolareEconomia circolare è ormai una realtà sempre più familiare nell’immaginario collettivo.

Questo concetto resta comunque restio alle giovani menti del XXI sec che non riescono sempre a concepire questa visione di riciclaggio a causa della loro esistenza in un’epoca consumistica.

Ma,che cosa è l’economia circolare?Si definisce economia circolare un economia in grado di rigenerarsi da sola o utilizzando materiali biologici,che possono essere rigenerati dalla biosfera,o riciclando materiali artificiali per evitare che contaminino il nostro pianeta.

Questi paroloni spiegano un concetto che possiamo vedere tutti i giorni nelle nostre case.

Infatti quando utilizziamo gli avanzi invece di buttarli possiamo dire di aver compiuto un atto di economia circolare.

Parlando in ambito economico aziendale si definisce circolare un’economia che usa energie rinnovabili,come ad esempio quella solare o eolica,risorse resilienti ovvero quelle risorse o materie prime che possono essere rigenerate autonomamente dalla natura e per ultimi, non per importanza, tutti i materiali che si riescono a ottenere dal riciclaggio degli scarti delle aziende.

Questo tipo di politica risulta però molto dispendiosa  in quanto queste risorse possono essere più costose di quelle “non rinnovabili”. Queste spese spingono gli imprenditori a scegliere alternative più vantaggiose che tuttavia mettono in secondo piano l’ambiente e i suoi ecosistemi.

Ora che il concetto di economia circolare è chiaro anche ai più giovani è il momento di spiegare come e quando è nato nella nostra società quest’idea.

il concetto di economia circolare nasce dalla necessita di vedere i sistemi produttivi simili agli organismi viventi, cioè in cui le sostanze utilizzate vengano riutilizzate in un processo ciclico.

economia_circolarePossiamo comprenderlo più facilmente con la metafora del cowboy e dell’astronauta. L’uomo negli ultimi decenni ha vissuto come il cosiddetto cowboy, il quale avendo a disposizione risorse superiori al suo bisogno,le ritiene inesauribili. Oggi invece ci stiamo avviando a un economia simile a quella dell’astronauta, il quale avendo risorse limitate deve razionarle, riciclare e sfruttarle al massimo.

Già nell’1976 Walter Stahel e Genevieve Reday compresero questa situazione e ipotizzarono l’impatto positivo di un economia circolare sulla creazioni di posti di lavoro e il risparmio di rifiuti.

Questa ricerca venne pubblicata nel 1982 nel libro jobs for Tomorrow,titolo molto attuale anche ai giorni nostri.

Nonostante si attribuisca la paternità di questo concetto a questi due personaggi, già nel 1966 erano iniziati a uscire svariati articoli sull’argomento.

L’economia circolare infine viene promossa definitivamente a partire del 2006 quando venne identificato come la politica nazionale nel 11º piano quinquennale della Cina a partire dal 2006.

Ora non resta che aspettare che gli imprenditori si decidano a mettere il pianeta al primo posto e che siano disposti a prendere le sue difese.   

  

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