di Giuseppe Pio Gentile e Francesca Geraci, della III media A dell’Istituto Erodoto di Corigliano C., coordinamento di Vita Minisci
di Giuseppe Pio Gentile e Francesca Geraci, della III media A dell’Istituto Erodoto di Corigliano C., coordinamento di Vita Minisci
di Mirko Nuzzi e Giuseppe Sallustro, 13 anni, della III D dell’Istituto Erodoto, coordinamento di Lucia Visciglia
di Pietro Falcone, Samuele Romio e Pietro Gallina, della III E dell’Istituto Erodoto di Corigliano Calabro, coordinamento Annalisa Rotili
di Anna Yang, Rossana Pia Biondino, 14 anni, Francesca De Luca e Francesco Paolo De Giacomo, 13 anni, dell’Istituto Erodoto di Corigliano, coordinamento di Cinzia Meringolo
di Youssef Bejaoui, della III E dell’istituto Erodoto di Corigliano, coordinamento di Anna Sorrentino
La redazione della I F della Scuola Secondaria di Primo Grado Giuseppe Capua di Melicuccà (R.C.) coordinata da Natale Todaro, propone una serie di bizzarre interviste…
Non bisogna credere alle bufale, bufale non nel senso animale cioè quelle che ci danno il latte o le mozzarelle ma le bufale nel senso di bugie…
Ci possono essere diversi tipi di bufale per esempio quelle sull’alimentazione.
Le bufale sull’alimentazione sono delle bugie sul cibo…
Alcune persone fanno proprio questo: dicono bugie sul cibo e altre persone ci credono.
Quindi non bisogna credere proprio a tutto nella vita ma si deve credere solo a quello che noi riteniamo giusto.
Le bufale in poche parole sono bugie e non bisogna cascarci.
Noi non abbocchiamo dunque alle fake news, se dicono che un alimento fa dimagrire, è assolutamente falso, perché non c’è nessun alimento che faccia dimagrire e ne ingrassare, ma tutti gli alimenti, ci danno proteine, carboidrati ecc.
Tutte componenti essenziali e dunque utili per la vita.
Nella vita bisogna mangiare dei cibi sani che fanno bene alla salute non mangiare quello che dicono le fake news.
Per sottolineare questa nostra posizione, abbiamo immaginato che fossero gli alimenti che danno la possibilità a noi ragazzi di crescere sani e robusti a parlare, per questo abbiamo provato ad intervistare alcuni di loro, le cui risposte le abbiamo riportate qui di seguito.
Siamo qui con due mele: una bianca e una rossa, ma, attenzione, non è questo che le differenzia perché le mele sono frutti entrambe, sono buone entrambe e fanno bene entrambe.
Comunque tornando a noi… direi che possiamo cominciare quest’intervista.
(Domanda) Molte persone dicono che una mela al giorno, toglie il medico di torno. Secondo voi quest’affermazione è giusta?
(Mela bianca) Certo secondo me quest’affermazione è giusta, ma non perché io sono una mela e mi ritengo indispensabile, ma perché le mele fanno bene veramente.
(Giornalista) E tu mela rossa cosa ne pensi?
(Mela rossa) Be in effetti concordo pienamente con la mela bianca.
(Giornalista) Non pensate pure voi che a volte sull’alimentazione si dicono delle bufale?
(Mela bianca) Ma bufale nel senso di animali?
(Mela rossa) Ma no, il giornalista sta dicendo bufale nel senso di bugie.
(Mela bianca) Aaaah ok.
(Mela bianca) Si, penso che molte bufale si dicano sul cibo e penso che se ne dicano molte anche sulle mele.
(Giornalista) Mela rossa me ne sai dire qualcuna?
(Mela rossa) Si, certo, per esempio quando qualcuno dice che le mele facciano molto bene, alcuni rispondono in modo negativo, cioè dicono che non è vero che le mele facciano bene.
(Giornalista) Mela bianca, tu concordi con la mela rossa?
(Mela bianca) Si ovviamente, concordo al 100%.
(Giornalista) Ok ho capito ma vorrei intervistarvi ancora un altro po’. Cosa mi dite dell’uso dei medicinali sul cibo?
(Mela bianca) Io penso che i medicinali vengono utilizzati anche quando non ce ne sia bisogno.
(Mela rossa) Si infatti, i medicinali vengono utilizzati per esempio quando i frutti, la verdura o qualsiasi altra cosa sono buoni e genuini. A volte pure su di noi vengono buttati i medicinali e altre volte le persone buttano le cose a terra e si inquina l’ambiente e quindi anche noi frutti siamo inquinati.
(Giornalista) Ok direi che per oggi abbiamo finito. Grazie per l’intervista e alla prossima.
———————————————-
-Eccoci qua con il signor potatoe
-Cosa ne pensa sulle fake news?
-Guarda la gente certe volte dice delle cose non vere.
-Ma la gente che dice che certi alimenti fanno male al nostro corpo cosa ne pensate voi?
-Guarda, secondo me tutti gli alimenti fanno bene al nostro corpo, certo bisogna vedere come sono curati questi alimenti se sono fatti con dei medicinali, io vi consiglio di comprare alimenti biologici.
-Mi sorge una curiosità ma tu quando ancora dovevi diventare frutto come sei stata curata? Hanno usato dei medicinali?
-Guarda se devo essere sincero io sono un frutto biologico perché mi ha curato un contadino molto bravo a curare i frutti.-
Grazie per questa interessante intervista. Ritorniamo la linea a nostro carissimo collega.
—————————————–
Siamo qui con un’altra mela rossa e procediamo con l’intervista.
– Ciao mela, se è possibile vorrei farti qualche domanda sulle bufale dell’alimentazione. Che cosa pensi su queste bufale?
– Ciao, io delle bufale non mi sono mai fidata perché ho visto che molte persone hanno seguito queste cose e si sono creati dei problemi.
– Ma tu, come vorresti vivere?
– Io vorrei vivere in un mondo dove Internet portasse delle notizie vere e non delle falsità in modo che le persone prendessero ogni tanto delle decisioni giuste.
– Hai ragione cara mela! Anche io penso la stessa cosa. Ok abbiamo finito ora vado, grazie tanto spero di rivederci
-Anche io! Ciao!
– Ciao!
—————————————————-
Siamo qui a parlare con una bufala per chiederle cosa pensa dell’altro significato sulla parola bufala.
Immagino di intervistare una bufala…
(D1) -“Salve signora bufala, volevo solo chiederle come ci si sente a essere scambiate per una bugia?”
( R1) -“Allora, prima di tutto ci si sente molto in imbarazzo al sapere che alcune persone pensano che il mio stesso nome sia una menzogna!”
(D2) -“Che vita fa lei per darci degli alimenti così buoni ?”
(R2) -“La mia vita va molto bene, ma quando sento queste cose non riesco a produrre latte!”
(D3) -“Quindi è un po’ come se la ferissero, vero?”
(R3) -“Si, è un vero attacco al cuore!”
(D4) -“Va bene, la ringrazio per questa intervista di oggi; la saluto.”
(R4) -“Ringrazio anche lei per questa intervista nella speranza che le false notizie non ci siano più!”
——————————————————
Buongiorno a tutti, siamo qui ad intervistare una bufala per dirci cosa ne pensa sulle fake news.
Allora signora bufala cosa pensa delle fake news?
(bufala): penso che non ci si dovrebbe credere a queste notizie.
Ok. Non vi ho visto arrabbiata quando vi ho detto la domanda.
(bufala) perché?
Forse non sapete che queste notizie li chiamano con il nome bufale. La signora bufala arrabbiata dice: ma come si permettono queste persone a dare il nostro nome a delle notizie false… SONO DAVVERO ARRABBIATA!
Va bene signora bufala, allora ci potreste dire qualcosa sul vostro allevamento?
(bufala): va bene, allora noi mangiamo erba, per produrre latte buono a tutte le persone, forse non sapete che con il nostro latte si fanno anche delle buonissime mozzarelle.
Si, lo sappiamo, se voi mangiate dell’erba vuol dire che se non si cura l’ambiente si fa del male anche agli animali.
Si, si, avete perfettamente ragione.
Grazie mille signora bufala per la sua intervista ai nostri microfoni. Comunque, noi alle menzogne non abbocchiamo Buona giornata.
Grazie anche a voi … sperando che queste notizie false vengano eliminate.
In conclusione, il nostro desiderio è quello di vivere in un ambiente sempre più sano in cui non vi siano persone senza scrupoli che attraverso false notizie per loschi scopi tentano di persuadere la gente, facendo credere che tutto vada bene così come sta andando.
Cortometraggio realizzato dalla III E di Castelluccio dei Sauri (Fg) con il coordinamento di Barbara Doronzo e Luigi De Luca
di Casciaro Pierpaolo, 12 anni, Corigliano Calabro
In ogni famiglia normale è necessario tenere in buon conto il cosiddetto bilancio di sostenibilità, ovvero prestare massima attenzione alle spese correnti e ai comportamenti tenuti nella quotidianità, al fine di evitare sprechi e atteggiamenti negativi che si possono ripercuotere su tutti i componenti familiari.
Ritengo sia in primo luogo una questione culturale, ovvero, spiegare e far capire ai componenti di una famiglia come evitare sprechi inutili e spese pazze. Molte sono le azioni positive che si possono intraprendere su come gestire le entrate (ad esempio lo stipendio) e rendere serena e virtuosa la vita in comune.
Questa premessa la voglio collegare ad una storia che vi voglio sinteticamente raccontare e che riassume quanto detto sopra.
Viveva vicino casa mia una famiglia composta da: padre, madre e due figli. Il padre era un impiegato pubblico nonché l’unica persona della famiglia a percepire uno stipendio.
Tuttavia, sebbene non avessero altre entrate, mantenevano un tenore di vita al di sopra delle loro possibilità economiche: non badavano a spese e a sprechi che quotidianamente perpetravano, in tutto ciò conducevano una vita molto sregolata.
In particolare, possedevano due auto di lusso, vestivano sempre griffati, frequentavano continuamente locali di lusso, in casa non badavano agli sprechi: le luci nelle stanze erano sempre accese, sia di giorno che di notte, consumo esagerato di acqua potabile ed un incredibile spreco di cibo che, puntualmente finiva nella spazzatura, senza nemmeno preoccuparsi di differenziare.
Tutto ciò ed altro ancora li portò in pochi mesi ad indebitarsi con le banche, per far fronte al loro alto tenore di vita e a litigare continuamente tra di loro e con i vicini, non potendo far fronte ai loro vizi. Era una famiglia che si stava sfasciando velocemente.
Un giorno però, la situazione cambiò radicalmente, sarà che si resero conto di aver preso una brutta piega, sarà che le banche decisero di negare altro credito minacciando altresì azioni legali (tutte notizie riportate dai vicini di casa), per cui la famiglia capovolse radicalmente la sua vita e, in breve, da esempio negativo per tutti divenne esempio da seguire e da ammirare.
Vennero eliminati tutti gli sprechi fatti fino ad allora: le luci in casa venivano accese solo quando era necessario, l’acqua potabile veniva utilizzata con maggiore saggezza e solo per alcune circostanze, maggiore attenzione alla raccolta differenziata dei rifiuti, veniva acquistato solo il cibo necessario al loro sostentamento, anzi, essendo la loro casa circondata da un piccolo appezzamento di terreno, il papà e la mamma, durante le ore libere lo coltivavano rifornendo verdura fresca e biologica a tutta la famiglia, ma anche agli amici e ai vicini di casa che avevano ripreso a frequentare con assiduità.
Uscivano pochissime volte e quando rimanevano in casa cenavano sempre insieme e sempre insieme decidevano come passare la serata: insomma, ricrearono un’armonia familiare esemplare e gioiosa, così come non era mai stato precedentemente.
Questa breve storia ritengo sia da insegnamento per tutti. Penso che solo rispettando le regole, e non solo quelle scritte ma anche quelle legate al buon senso, si possono superare insieme problemi e difficoltà che mettono a rischio l’armonia e la serenità di una famiglia. E in tutto ciò rientra anche il saper gestire un semplice bilancio familiare, basato su spese oculate e buone prassi comportamentali.
di De Bartolo Luigi, 12 anni, Corigliano Calabro
In questo testo si parla di una Famiglia, la Famiglia Robinson. Era una delle famiglie che accuratamente teneva all’inquinamento ed all’economia, ogni sabato ai vari componenti della famiglia veniva affidato un compito: la mamma si occupava degli acquisti on-line, il papà si occupava del lavoro, gli zii si occupavano dell’energia elettrica, le zie si occupavano dell’ambiente, infine, i figli si occupavano del volontariato. Nonostante fosse una famiglia che possedeva diversi attrezzi elettrici, questi venivano usati con grande moderazione, per mantenere equilibrato il bilancio familiare. Inseguito ai festeggiamenti per il compleanno di Lincon, i Robinson notarono un elevato uso dell’elettricità, così per non sprecare tanta energia elettrica, acquistarono i pannelli solari.
Successivamente arrivò il compleanno di Riky, ci furono grandi festeggiamenti per i suoi diciotto anni che misero k.o il bilancio familiare. Le spese aumentavano, i costi della vita pure, i Robinson si accorsero che ogni volta che facevano la spesa al supermercato, spendevano un sacco di soldi, dai 60 ai 150 dollari. Così, per non rimanere al verde, impegnarono alcuni dei loro oggetti in un fantastico banco dei pegni a Detroit. Continuando sulla strada dell’oculatezza, la famiglia Robinson si trovò, un giorno in cui tutti furono disponibili, per decidere come migliorare la gestione del budget familiare: Leni e Lori dovettero fare le baby-sitter, Lincon e John dovettero trovare un lavoro part-time, e Georg organizzare un mercatino delle pulci. Poi però ci fu anche un momento particolarmente buio, quando lo zio Micheal si separò momentaneamente, senza divorziare, da zia Amanda. Passati tre mesi arrivò il compleanno di Lori e Leni, le due gemelle diciassettenni. Dopo il compleanno delle due gemelle la famiglia Robinson, con forza e buona volontà, si impegnò e si rimise sulla buona strada. Inseguito, a luglio, riuscirono a diventare una famiglia perfetta, dando l’esempio alle altre famiglie, aiutandole soprattutto a rispettare l’ambiente, evitare gli sprechi, migliorare il loro bilancio familiare.
di Malfarà Linda, 12 anni, Corigliano Calabro
C’era una volta, negli Stati Uniti, la famiglia Bayers che faceva grande spreco di energia elettrica e gas.Questa famiglia era composta da madre,padre e due figlie.Il padre e la madre facevano lavori non molto remunerativi,la madre faceva la donna delle pulizie nella casa di una signora anziana,mentre il padre lavorava come operaio in un’azienda agricola. Il bilancio di questa famiglia era sempre in bilico.
Le persone che consumano di più nella famiglia erano le due figlie,Esmeralda e Michelle che sprecavano in modo diverso:Michelle adorava cucinare, ma non sapeva farlo e quando cucinavasprecava tanto cibo e tanto gas, Esmeralda,invece,teneva molto all’estetica e sprecava molta acqua per la doccia,a volte rimanendoci persino per un’ora,e molta energia elettrica usando a lungo l’asciugacapelli e la piastra.Nel mese di gennaio padre e madre si erano resi conto di non avere abbastanza denaro per pagare le bollette, cosa che le figlie non si sarebbero mai aspettate.E così da quel giorno le due figlie decisero di aiutare i genitori a risparmiare e ridurre gli sprechi.Il padre per guadagnare di più decise di coltivare un orto tutto suo ed aprire un negozio di frutta e verdura,la mamma trovò lavoro come cuoca in un ristorante, Michelle iniziò ogni sera a cucinare con sua madre per preparare la cena, mentre Esmeralda cominciò a spegnere la luce appena uscita dalla sua stanza,ad usare di meno l’asciuga capelli,a stare il meno possibile sotto la doccia per ridurre gli sprechi di acqua.La famiglia in due anni ha ridotto del 20% il consumo di gas,del 40% il consumo di energia elettrica, con l’aiuto di un impianto a pannelli solari, e del 15% il consumo dell’acqua.Per guadagnare denaro per poter pagare le bollette le due sorelle crearono un mercatino dell’usato.I Bayers, inoltre, si impegnarono nel sociale, cominciarono a ripulire le strade del quartiere, usando la differenziata per riciclare la spazzatura, e si attivarono per realizzare un’indaginesulle famiglie che abitavano nel loro quartiere,dalla quale risultò che tutte le famiglie consumano il 40% dei loro guadagni perl’energia elettrica, il 20% per i trasporti e il 40% per gli alimenti. I Bayersdecisero allora di darea queste famiglie dei consigli per rendere le loro case sostenibili.Diffusero dei volantini su cui erano consigliate semplici azioni per ridurre i consumi:
-riciclare la carta a casa e in ufficio per salvare gli alberi dal loro abbattimento;
-arredare la casa in modo ecologico;
-installare pannelli termoriflettenti o pannelli solari;
-costruire le decorazioni con la plastica che è più duraturadella stoffa e della ceramica;
-cucinare con gli scarti perché ogni anno in Italia vengo sprecati circa 150kg di cibo per persona;
-recuperare l’olio vegetale usato in cucina;
-utilizzare lavatrici a pieno carico;
-non istallare delle pale al soffitto perché consumano circa 900 kWh ogni anno;
-spegnere le apparecchiature elettroniche senza lasciarle accese.
Dopo tutti questi consigli le famiglie si accorsero che dovevano modificare i loro stili di vitaper migliorare i loro bilanci e diventare delle famiglie sostenibili iniziando a ridurre gli sprechi.