Cristallo e Fiamma Bianca

Proto-fumetto, esperimento di scrittura creativa collettiva delle III A e B primaria Don Milani di Monte Porzio Catone (Roma), coordinate da Barbara Forti con il coinvolgimento delle insegnanti di tutte le discipline.

“Come abbiamo lavorato…” (con il testo in scrittura digitale)

Il testo originale

cod. conc. III A 1454603504020; III B 1454603921999

Scoperta a Colonna la “pianticella di Dio”

della II B Scuola Media I.C. T. Gulluni di Colonna (Roma), coordinata dalla prof.ssa Loredana Corsetti

 

La pianta che salverà il mondo!A vederlo sembra un comune geranio, indistinguibile da milioni di suoi simili che adornano i nostri balconi, eppure questa piccola pianta da mesi desta l’attenzione dei ricercatori di tutto il mondo.

“È un miracolo,” ci racconta la dott.ssa Brancali del CNR introducendoci nel laboratorio in cui la pianta è amorevolmente studiata, “uno di quei miracoli che solo nella scienza possono accadere!”

“Cosa c’è di miracoloso in questo geranio, dottoressa?”- abbiamo chiesto alla studiosa.

“C’è che questo Pelargonium zonale, nome scientifico del geranio, è in grado di assorbire quasi un milione di volte la quantità di anidride carbonica assorbita in media dalle altre piante!”

Sembra incredibile, eppure la scienza lo conferma. Non si tratta di un geranio normale ma, per usare un termine di cui si fa ampio uso in questo periodo, di un geranio geneticamente modificato. La sua storia è semplice ma strabiliante: il geranio adornava il balcone di una casa nella cittadina di Colonna, nei castelli romani, in una zona molto trafficata da autoveicoli: ebbene, proprio in quella zona da qualche tempo le centraline anti-smog riscontravano l’assenza totale di polveri sottili. Dopo verifiche durate settimane la causa di tutto ciò è stata rintracciata: il geranio! All’inizio i ricercatori del CNR erano scettici, ma poi, studiando le foglie della pianta, sono riusciti a rintracciare la causa di questo potere speciale: un virus! Un virus di cui si sa ancora poco – di questo si sta occupando un intero dipartimento di ricerca – probabilmente trasmesso da un insetto misterioso. Il virus ha intaccato i cloroplasti presenti nelle foglie che hanno sviluppato una capacità di assorbimento dell’anidride carbonica un milione di volte superiore a quella degli altri gerani. In un certo senso la vicenda di questo piccolo geranio contaminato da un insetto ricorda la storia di Spiderman! Un geranio con i superpoteri!

“Super poteri per salvare il mondo,” ci conferma sorridendo la dottoressa Brancali, “immagini se questo super geranio fosse presente sui balconi di tutta Italia… anzi dovrebbe essere obbligatorio che fosse così, ci sarebbe una immediata riduzione di anidride carbonica con un sensibile miglioramento della qualità dell’aria, si potrebbe tornare addirittura ai livelli precedenti alla Rivoluzione Industriale!” Ebbene, l’ora dello stupefacente super-geranio è arrivata!

Dopo la scoperta della “particella di Dio” riferita al Bosone di Higgs, la scienza è approdata alla “pianticella di Dio”, capace di salvare il mondo oltre che di abbellirlo.

cod. conc. 1455444741882

Antibiotico per la terra

Giovani scienziati colonnesi scoprono farmaco contro la “febbre” terrestre

della classe IA Istituto Comprensivo Tiberio Gulluni di Colonna (Roma), coordinata dalla prof.ssa Luisella Pasquali

Gli alunni della 1A della scuola secondaria “Tiberio Gulluni” di Colonna, un piccolo paesino di campagna in provincia di Roma, hanno fatto una sensazionale scoperta.

Dopo aver intervistato gli anziani contadini locali, i piccoli scienziati hanno rielaborato un’antica pozione curativa composta da potature vegetali, raccolta differenziata, nonché parti di frutta, verdura biologica, aria pura di montagna e acqua di sorgente.

Questa pozione é stata chiamata “Earth care” cioè Cura della terra.

L’invenzione nasce dall’intuizione di creare una sorta di antibiotico naturale, non aggressivo, contro la febbre terrestre originata dal surriscaldamento.

Dopo numerosi esperimenti eseguiti su alcuni terreni agricoli del piccolo Comune sono stati rilevati dei sorprendenti risultati, messi in evidenzia da un attento esame biochimico del terriccio. La carica batterica nociva, originariamente presente prima del trattamento, è ridotta del 90%, ridando così ai terreni stessi la corretta naturalità produttiva.

La scoperta é stata accolta con evidente sorpresa dai più noti scienziati dopo aver letto la notizia pubblicata sulla prestigiosa rivista scientifica inglese “National Geographic”.

Il Comune di Colonna è ora meta di scienziati attirati dalla scoperta per poter esaminare di persona gli esiti del ritrovato che sta mettendo in subbuglio, tra l’altro, l’industria chimica per gli evidenti risvolti economici negativi che avrà sulla sua produzione.

Il Sindaco Augusto Cappellini ha ricevuto i piccoli scienziati in erba nella sala consigliare, ai quali ha conferito la cittadinanza onoraria salutandoli con grande orgoglio e affetto per aver reso famoso ed onorato il più piccolo Comune del Lazio.

Foglio illustrativo Che cosa è? “Earth care” é un inibitore dell’emissione dei gas serra in particolare dell’anidride carbonica.

Perché si usa?

Si usa per l’aumento della temperatura della Terra e del livello del mare.

É importante sapere che:

Il trattamento é raccomandato i presenza di sintomi di squilibrio climatico in particolar modo in presenza di effetto serra.

Come utilizzare questa cura?

Irrorazione della soluzione con acqua naturale di sorgente per cinque giorni consecutivi dopo il tramonto.

Composizione:

Frutta biologica, raccolta differenziata, rifiuti riciclati, acqua fresca di sorgente, erbe biologiche, alghe marine, semi.

Effetti collaterali:

Rispettare le dosi consigliate. In caso di sintomi anomali avvertire i piccoli scienziati colonnesi

Avvertenze:

Non usare in caso di equilibrio del clima terrestre

cod. conc. 1455445921808

I gatti perdono il pelo… ma non per vizio

di Chiara Faranghini Kalliope, redazione La Siringa, liceo G. Alessi di Perugia, coordinamento Annalisa Persichetti

DSC00961Un gruppo di ambientalisti ha lanciato il grido d’allarme: il riscaldamento globale impedisce ai nostri piccoli amici felini di cambiare il pelo. All’arrivo dell’inverno cinquantamila gatti in tutto il territorio nazionale, tra randagi e cuccioli potrebbero perdere la vita morendo per assideramento.
Quando arriva l’autunno, ai  gatti solitamente cresce un folto sottopelo che li tiene al caldo per tutta la stagione fredda. Ma come vi sarete accorti tutti, i nostri piccoli amici stanno al contrario perdendo  molto pelo , coprendo tappeti, coperte , poltrone di ciuffi senza che il manto invernale faccia la sua comparsa.  Questo fatto sta allarmando molti proprietari di gatti che vedono i propri animali diventare sempre più “nudi”. Segnalati anche inappetenza e vomito: La dott.ssa Magretti, dell’Università di Veterinaria di Perugia ci spiega: “ L’inappetenza e il vomito frequente sono dovuti alla presenza nello stomaco di boli di pelo che il gatto si ingerisce in eccessiva quantità leccandosi, a causa del caldo anomalo. Il professor Gambetti  dell’Università veterinaria di Milano ha dichiarato che  la temperatura ancora alta , ancora estiva , fa ritardare  la muta del pelo, ma all’improvviso arrivo della stagione fredda, i nostri amici felini   potrebbero rischiare infiammazioni e  problemi respiratori, reumatici o addirittura, nel caso di animali randagi o anziani, la morte per assideramento.  Quindi, vietato tenere fuori di casa i propri gatti ,specialmente di notte . Una iniziativa di soccorso per i randagi  è partita dal centro  Happy cat , che domenica 22 Novembre presenta in tutte le piazze italiane l’operazione “cuccia calda ” : in cambio di un’offerta di due euro, l’Ente in collaborazione con le associazioni animaliste di tutto il territorio nazionale fornirà ai Comuni scatole-cuccia termiche in  polistirolo, dove i gatti randagi  passeranno un caldo inverno protetti e le cucciolate nasceranno al sicuro . Abbiamo intervistato la consulente di comportamento del gatto, Lucia Angelini, alla Mostra del Felino, un appuntamento imperdibile dell’autunno perugino per gli appassionati gattofili. L’etologa ci ha spiegato che negli ultimi tempi molti proprietari e allevatori di gatti la consultano preoccupati perché i loro animali diventano all’improvviso stressati, pigri o nervosi, bevendo moltissimo. “È una delle molteplici conseguenze dei cambiamenti climatici” spiega.  Se i vostri gatti dovessero presentare questi sintomi, portateli al centro veterinario più vicino in cui verranno fatti accertamenti sullo “stress climatico”. In generale cercare di restare il più possibile con i propri gatti è la migliore cura contro la pigrizia e lo stress dei nostri amici felini.