Super elastic magic plastic

dalle ore 10 – SaperMercato Brainpoint

nicoletta_assi_660Laboratorio artistico di Nicoletta Assiè, autrice del progetto Only PET e Le bottiglie vanitose.

Il laboratorio della stilista del recupero mostra e “agisce” la magia della plastica e le sue potenzialità nel trasformarsi in “altro”.

La “Pet-avventura” di Assié prende ispirazione principalmente dalla natura, sia perché crea da sé delle incredibili meraviglie, sia perché si vuole legare l’immagine della plastica a quella della natura, per ricordare sempre quale impatto ha questo materiale sull’ambiente se non viene ben recuperato e lavorato in modo corretto.

La sfida di Nicoletta a GNE2016 è la creazione artistica con una materia prima seconda fornita per l’occasione da Coripet.

 

In collaborazione con Coripet, Only Pet



coripet
 only pet

Il clima delle donne

ore 12.30 – Sala 2 Mura del Valadier

con

vichi-de-marchiVichi De Marchi, giornalista, scrittrice e communications officer per l’Italia del Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite

 

 

e

cristiana pulcinelliCristiana Pulcinelli. Giornalista professionista, ha coordinato il servizio scienza e il servizio cultura de L’Unità. Negli ultimi anni ha lavorato come freelance. Ha scritto e/o curato 7 libri di divulgazione scientifica per adulti e ragazzi, ha insegnato al master in comunicazione della scienza della Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste (Sissa).

 

Modera l’intervista collettiva

caterina stacchiolaCaterina Stacchiola, giornalista Nell’erba

 

 

Mettici lo zampino

Ore  15 – sala 2 Mura del Valadier

Con

mettici lo zampinoRoberta Ragni, giornalista ambientale con all’attivo migliaia di articoli, tra web e carta stampata, soprattutto su animali e buone pratiche green. Fa parte di FIMA, Federazione Italiana Media Ambientali. Caporedattore di GreenMe.it e GreenBiz.it, co fondatrice e vicepresidente dell’associazione 100zampe.

Roberta Ragni è l’autrice di “Mettici lo zampino”, terzo libro di GreenMe edito da Gribaudo/Feltrinelli, un divertente manuale per far divertire il cane o il gatto, nel rispetto dell’ambiente. Come costruire un “tiragraffia” o una cuccia a costo zero? Come preparare ricette sfiziose per gli amici a 4 zampe? Come lavargli i denti o metterli al riparo dai parassiti con rimedi naturali e fatti in casa? In “Mettici lo zampino” ci sono ragnitantissimi consigli per gestire gli animali domestici in tutte le situazioni e anche la supervisione di un medico veterinario esperto in comportamento animale e di un educatore cinofilo. All’evento sarà distribuito in maniera gratuita, grazie alla Siua, Scuola di Interazione Uomo Animale, “Io e il mio amico cucciolotto”, un libretto educativo pensato su misura per i bambini e i ragazzi, per comunicare, anche ai più piccoli le regole per vivere al meglio con il proprio cane o gatto in casa.

Insieme a lei, per guidare l’intervista collettiva,

romano ilaria

Ilaria Romano, coordinatrice rete Docenti gNe, referente formazione

Viaggi naturali

Viaggi naturali

ore 17.00, SaperMercato

con

locandina-bici-definitivo-1-copia-1-2Tullio Berlenghi, giurista, scrittore e “pedalatore” fino alle Colonne D’Ercole

 

 

 

viaggi naturali 2Andrea Ferraretto, blogger (su La Stampa) e scrittore di “Viaggi Naturali”

Con Tullio Berlenghi, reduce dall’impresa in bicicletta fino alle Colonne d’Ercole, e Andrea Ferraretto, autore del recentissimo Viaggi Naturali oltre che del blog Quattro passi nei parchi su La Stampa, si parla di viaggi sostenibili. Viaggi per conoscere e superare limiti e confini, come quello di Berlenghi che con 11 chili di bicicletta e altri 13 di attrezzatura, in 19 tappe previste, avrà percorso i duemilatrecento chilometri dalla Liguria a Tangeri. Berlenghi, giurista ambientale e scrittore, il 27 maggio sarà appena tornato dalla grande pedalata, e gNe lo avrà seguito virtualmente lungo il cammino. Con Ferraretto si parla di viaggi lenti e affascinanti, viaggi “naturali”, come quelli descritti nella raccolta di fresca pubblicazione (Depackaging Edition 2016): nei diari di viaggi attraverso il finestrino di un treno si leggono emozioni e seduzioni, luoghi e immaginazioni…

 

in difesa del bike sharing (1)Andrea Ferraretto. Sono un resiliente, mi adatto e non mi spezzo: osservo la realtà e cerco di resistere. Mi occupo di ambiente, di come gestire le risorse naturali, scarse ed esauribili: una sfida complessa, perché richiede pazienza e fermezza d’animo. Dovrei definirmi un ottimista molto ben informato, perché ho avuto modo di vedere cose e conoscere gente.

Tullio Berlenghi.  Facendo ricorso ad un eufemismo, si può dire che abbibelrenghia un pessimo carattere. Ed è per questo che nessuno si è stupito del fatto che abbia deciso di andarsene per un mese in giro in bicicletta. Anzi, i più sono convinti che sia stato cacciato da casa, con piena soddisfazione dei vicini, dei familiari e dei colleghi di lavoro. Che poi, anche lì, chiamarlo lavoro è una forzatura semantica di non poco conto. Lui stesso pare non sia in grado di spiegare cosa faccia nella vita. Sostiene di essere un ambientalista e di essere impegnato in molte battaglie per la tutela della natura, del territorio, del paesaggio.

RiCiclostory

la-ricicletta-lattine-1-e1378983496896È il contest social della Giornata. In premio c’è l’esclusiva Ricicletta: la speciale bicicletta che CiAl, CONSORZIO NAZIONALE PER IL RECUPERO E IL RICICLO DELL’ALLUMINIO, mette in palio. Prodotta con 800 lattine, non è in vendita e questa potrebbe essere una delle rare occasioni per accaparrarsela. A vincerla sarà il racconto fotografico che avrà destato più interesse sui social network e guadagnato il punteggio più alto della giuria.

Il regolamento è semplice.

Per stimolare il coinvolgimento dei propri followers, si dovrà produrre racconti fotografici e pubblicarli su Facebook e/o Twitter e/o Intagram, in modalità “pubblica”, durante la giornata, ricordando di inserire SEMPRE gli hashtag #GNE2016 e #RICICLOSTORY. Più se ne producono, maggiore è la possibilità di vincere.

Entro le ore 20 di domenica 29 maggio, poi, bisognerà scegliere max 6 tra i propri post ed inviarli a info@giornalistinellerba.org inserendo obbligatoriamente i propri account social e i propri recapiti (nome, cognome, data e luogo di nascita, indirizzo, numero di telefono) e inviando i link (per Facebook, il link si trova così: cliccare sulla freccina in alto a destra del post, salvarlo, andare ai “post salvati”, cliccare sul prescelto e copiare il link. Per Twitter: sotto al tweet, cliccare sui tre pallini e selezionare “copia link del tweet” e copiarlo. Per Instagram: cliccare sui tre pallini in alto a destra e selezionare “copia url per condividere”).

I post inviati per email saranno valutati secondo due criteri:

• Qualità delle immagini

• Qualità del coinvolgimento social

La giuria

La fotogiornalista Marta Facchini, si occuperà di valutare la qualità delle immagini, mentre Letizia Palmisano giornalista, consulente e social media nel comitato GreenDropAward e direttivo FIMA, valuterà la qualità del coinvolgimento social.

Il vincitore

Il racconto che avrà ricevuto il punteggio più alto sarà proclamato vincitore e riceverà una Ricicletta. L’annuncio, e i post vincitori, verranno pubblicato entro la metà di giugno 2016 su giornalistinellerba.it, su giornalistinellerba.org, su Facebook e Twitter di @gNellerba e comunicati alla stampa.

in collaborazione con

cial

RI-ciclo

dalle ore 14.30 – Piazza del Mercato

con

isola-che-ce1Loredana Minniti, Dora Noto, Tiziana Gallizia e Moira Grimieri.

 

Ri – ciclo – come costruire piccoli oggetti con materiale di scarto, è un laboratorio di riuso creativo e di artigianato. Viene normalmente realizzato nei locali dell’associazione L’Isola che c’è ed è stato ideato per risponde a due imperativi: quello di promuovere un artigianato eco sostenibile e quello di offrire un’opportunità anche lavorativa a ragazzi diversamente abili e persone con disagio. I ragazzi impiegati nel laboratorio, adeguatamente seguiti e tutorati, partecipano a tutte le fasi di realizzazione degli oggetti stessi, trovando in tal modo un luogo adatto all’espressione delle singole individualità e diverse abilità oltre che la possibilità di uno sbocco professionale.

Durante la giornata, gli stessi Ragazzi dell’Isola che c’è fanno da “tutor” ai ragazzi che partecipano alle attività, i quali realizzano oggetti che possono tenersi.

 

L’Associazione di volontariato L’Isola che c’è è nata nel 2001 su iniziativa di genitori di ragazzi disabili. Da allora opera nella zona dei Castelli Romani promuovendo con le sue attività lo sviluppo dell’autonomia e della socializzazione di persone diversamente abili.

 

Migranti per clima, facciamo un’inchiesta

ore 15 – sala 3 Mura del Valadier

Workshop di giornalismo.

250 milioni di persone potrebbero essere i rifugiati climatici nel medio periodo.

Ma i “rifiugiati climatici” di fatto non esistono. O meglio, non ne esiste una definizione ufficiale né tantomeno un riconoscimento dello status, quindi ogni stima resta vaga. Tante invece le proposte di definizione: migranti forzati dall’ambiente (forced environmental migrant o environmentally motivate migrant), rifugiati climatici (climate refugee), rifugiati a causa del cambiamento climatico (climate change refugee), persone dislocate a causa delle condizioni ambientali (environmentally displaced person), rifugiati a causa dei disastri (disaster refugee) fino ad arrivare a “eco-rifugiati” (eco-refugee).

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Per l’Organizzazione Internazionale delle Migrazioni (International Organization for Migration – IOM) “i migranti ambientali sono persone o gruppi di persone che, per motivi imperativi di cambiamenti improvvisi o progressivi per l’ambiente che influenzano negativamente la loro vita o le condizioni di vita, sono obbligati a lasciare le loro case abituali o scelgono di farlo, in maniera temporanea o definitiva, e che si spostano sia all’interno del loro paese sia uscendo dai confini del proprio paese”. Non è un esercizio linguistico fine a sé stesso. E’ una necessità giuridica globale, quella di definire i rifugiati climatici, perché saranno sempre, sempre di più. Il climate change accelera molti dei fenomeni che determinano la decisione di migrare, dal cibo all’economia, dalle risorse idriche ai rischi idrogeologici, i disastri naturali, la povertà, la violenza. Molte delle guerre del mondo sono dovute agli effetti dei cambiamenti climatici. Molte delle crisi, molta della poverta, molto di ciò che accade nelle comunità e nelle vite dei singoli.

Alfredo Macchi, inviato Mediaset
Alfredo Macchi, inviato Mediaset

Workshop di giornalismo sulle migrazioni climatiche.

Alfredo Macchi, inviato reti mediaset e grande narratore anche tramite le sue bellissime fotografie, di storie di cibo, di povertà, di guerre, di migranti, conduce, con l’aiuto di 2 giovani tutor della nostra redazione centrale, un gruppo di giovani aspiranti reporter nella realizzazione di una mini inchiesta sulle migrazioni climatiche “usando” WFP, ENEA, IFAD e Cristiano Draghi, giornalista e laureato in psicologia clinica su temi legati alle migrazioni, come fonti.

Il workshop sarà una “scusa” per affrontare il tema e per sperimentare tecniche giornalistiche anche smart, ma avrà comunque come risultato qualche prodotto giornalistico da divulgare su una questione che, come sappiamo, non è spesso ben centrata.

IFAD, come sapete, ha appena reso noti  i risultati di uno studio su come viene trattato il tema dai media europei: le migrazioni, purtroppo, non sono praticamente mai messe in relazione con i cambiamenti climatici.

con Alfredo Macchi e

Emanuela Cutelli, Communications Associate al World Food Programme. Laureata in Lingue e Letteratura, traduttrice di diversi libri per ragazzi, ha iniziato a lavorare al World Food Programme nel 2001 e, dal 2004, nella divisione di Comunicazione. Social media and web editor per il sito e i social accounts italiani del WFP, segue e cura le attività dell’agenzia nei vari ambiti della comunicazione in Italia.

Vichi De Marchi, giornalista, scrittrice e communications officer per l’Italia del Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite

Gaia Righini, ENEA, geologa, già alla FAO per la sperimentazione di una tecnologia innovativa di analisi di aree inondate in Africa da dati satellitari, coautrice nel gennaio 2016 della “Relazione tra lussi migratori e cambiamenti climatici”. Dal 2010 in ENEA lavora nel progetto MINNI per lo sviluppo di metodiche di integrazione tra misure satellitari e modelli di inquinamento atmosferico con particolare attenzione alle emissioni da incendi ad attività vulcanica. Partecipa inoltre a campagne sperimentali di raccolta dati.

Cristiano Draghi, laureato in Pedagogia, in Scienze e Tecniche Psicologiche, e in Psicologia clinico-dinamica con una tesi di laurea sui vissuti dei rifugiati richiedenti asilo, è giornalista professionista dal 1984. E’ stato direttore di quotidiani locali a Firenze, Livorno, Cremona e Rovigo, autore di “Manuale per difendersi dai giornalisti” (Stampa Alternativa), consigliere nazionale dell’Ordine dei Giornalisti. Oggi si dedica allo studio del counseling psicosintetico e alla scrittura.

Sara Leone studia Scienze della Comunicazione all’Università di Roma Tor Vergata, è stata inviata ad Expo2015 per Giornalisti Nell’Erba, collabora con la redazione centrale di gNe.

Gabriele Vallarino è un biologo e divulgatore scientifico; è stato inviato ad Expo2015 per Giornalisti Nell’Erba, collabora con la redazione centrale di gNe.

 

Piogge acide in provetta

ore 15 SaperMercato Brain Point

 piogge acide fotoLe piogge acide… ma cosa sono? E soprattutto, che cosa fanno?

In una serie di brevi esperimenti, un piccolo team di giovani gNe “ricercatrici” della scuola Media Pascoli Nivola di Assemini (Cagliari) mostreranno principi ed effetti delle piogge acide sull’ambiente e sui monumenti.

con

Iodice Rachele
Rachele Iodice

Rachele Iodice, II media, Ist. Pascoli Nivola di Assemini e il suo team.

Sibeg, Citröen e Enel insieme per il Green Mobility Project

Ore 18 SaperMercato


sibeg autoMobilità aziendale: la Sicilia guida la rivoluzione  

Sibeg è l’imbottigliatore di The Coca-Cola Company in Sicilia. Ha messo in piedi una rete trascinandosi dietro colossi come Citröen, Coca-Cola stessa e Enel e ora, con 100 auto elettriche e 57 colonnine per la ricarica, si avvia verso una distribuzione decisamente green.

Sigeb, che produce, imbottiglia e distribuisce tutti i prodotti Coca-Cola dal 1960, ha 100 auto full electric Citröen C-Zero per i suoi 100 addetti vendite ed ha sostituito interamente quelle endotermiche che aveva in uso. Questo consente di ridurre in un anno 330 tonnellate di emissioni di CO2, pari alla quantità assorbita da 24.750 alberi, come dire un bosco grande come 31 campi da calcio.

L’iniziativa della Sibeg, all’ottavo posto tra le aziende produttrici di bevande analcoliche in Italia e tra le top 50 aziende siciliane per ricavi nelle vendite e numero di dipendenti, è sostenuta economicamente e interamente dall’azienda con un investimento di 2,4 milioni di euro per il primo triennio, investimento che ricade sul territorio e che prevede una partnership con Enel Energia per la fornitura delle colonnine installate per la maggior parte nelle aree di sosta dei punti vendita della grande distribuzione in tutta l’Isola e accessibili al pubblico.

E’ Sibeg a raccontare la sua storia, insieme a Coca-Cola, a Citröen e ad Enel. 

con

Giovanni Delmonte, responsabile Enel Area Territoriale Sicilia per il Mercato Italia. Lavora in Enel dal 2000 dove ha iniziato come Direttore Commerciale di Enel.si. In seguito è passato in Enel Distribuzione ed Enel Energia.

Cristiano Esposti, responsabile della business unit dedicata ai veicoli commerciali leggeri e veicoli elettrici del Gruppo PSA. Lavora per il gruppo dal 2008. Si è sempre occupato del mercato B2B (grandi aziende e noleggiatori), svolgendo diversi ruoli sia per la direzione italiana che per quella internazionale, venendo a contatto con diverse culture, realtà e modi di gestire il parco auto aziendale.

Marcello Mammana, direttore amministrativo e finanziario Sibeg. Inizia la sua attività professionale a Milano con la qualifica di auditor per KPMG. Successivamente entra a far parte della multinazionale farmaceutica Zeneca (poi AstraZeneca) Nel 2004 entra in Sibeg, dove ricopre il ruolo di  con la responsabilità di tutte le funzioni tipicamente amministrative ma anche dell’Information Tecnology, del Purchasing e del Legal.

 

modera

Sergio Ferraris
Sergio Ferraris

Sergio Ferraris, giornalista scientifico, direttore della rivista QualEnergia, e si occupa di questioni ambientali, energetiche e sociali dal 1979. Come giornalista multimediale, collabora anche con Materia Rinnovabile, La Nuova Ecologia, Tekneco. È stato nominato Giornalista per la Terra 2015, è presidente del Comitato scientifico Giornalisti Nell’Erba e membro dell’ufficio di presidenza della Fima, Federazione italiana media ambientali, con delega all’innovazione editoriale e al giornalismo scientifico.

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